Distretta della Giostra, la fabbrica dei sogni è uscita dall’incubo e guarda al futuro

Nel 2023 recuperati dal distretto i livelli di fatturato segnati nel 2019: 250 milioni di euro

Domenica 21 Aprile 2024 di Bruno Cera
Una delle attrazioni realizzate in Alto Polesine nel distretto regionale della giostra

ROVIGO - Passato l’incubo del Covid, il sogno dell’Alto Polesine torna a volare. Il sogno, e il brivido, sono le vertiginose attrazioni, che definire solo “giostre”, oggi, è piuttosto riduttivo, che vengono realizzate nei comuni di Bergantino, Melara, Castelnovo Bariano, Calto, Ceneselli e Castelmassa che formano il Distretto regionale della giostra, dal 2016 costituitosi in Consorzio (attuale presidente poiché è stata stabilita una turnazione biennale fra i sindaci, è il primo cittadino di Melara Anna Marchesini). Una realtà di oltre cento aziende che dà lavoro a più di 1.500 persone e il cui mercato per il 98% è rivolto all’estero. Nella provincia operano imprese che costruiscono scintillanti giochi per luna park e fumiganti articoli per spettacoli pirotecnici, e laboratori e studi che forniscono componenti e servizi.

In molti casi si tratta di eccellenze nazionali e internazionali. Eccellenze che negli ultimi anni (già prima della pandemia) si sono impegnate nell’innovazione e sono state da questa ripagate: precipitate nel capofitto dell’ottovolante, oggi ne stanno rapidamente riemergendo. Nel 2019 il fatturato del Distretto, con l’indotto, era stato di circa 250 milioni di euro: dopo un calo del 30-40%, nel 2023 si è tornati alla stessa cifra, anzi qualcosa in più. La gente, nonostante tutto, ha ancora voglia di divertirsi.


LA FORZA DELLA FILIERA 
L’eterogeneità delle attività, sia produttive che di servizio, che compongono la filiera, rappresenta un elemento distintivo e un punto di forza del Distretto della giostra. Le elevate competenze di progettazione presenti nel raggruppamento, la cura del design, la qualità realizzativa, gli elevati standard di sicurezza, sono tra i principali fattori che hanno portato le giostre polesano in tutto il pianeta. È inoltre un settore, come si diceva, fortemente orientato alla ricerca, all’innovazione tecnologica, al sostenibilità ecologica.


LA CLIENTELA
I clienti delle fabbriche venete del sogno sono principalmente i luna park fissi europei, circa 300, e le ditte, giù fino alle famiglie, che partecipano alle trentamila manifestazioni mobili e temporanee all’anno, con circa un miliardo di visitatori e seicento milioni di euro di fatturato. In Italia ci sono 90 giardini fissi di divertimento, con seimila gestori e circa tremila attrazioni medio-grandi, per un totale di 18 milioni di visitatori all’anno. Infine, esistono i mercati emergenti asiatici che hanno portato nuove commesse e spinto alcune aziende ad aprire nuove filiali commerciali.
Secondo i dati del Patto di sviluppo del Distretto, la quota di mercato europea (Russia inclusa) è del 48%, mentre il rimanente 32% è relativa ai Paesi extraeuropei. Tra i bacini extraeuropei i movimenti di esportazione più consistenti sono indirizzati verso il Medio Oriente (15%) e l’America Settentrionale (10%), seguiti da America Latina (5%), Estremo Oriente (4%), Asia centrale (2%) e Australia e Nuova Zelanda (1%). In quest’ambito si segnalano l’avanzata del Medio Oriente, forte dei petrodollari, ma anche della progressiva politica di diversificazione e di investimento in campo turistico attuata dagli emiri, e il più ridotto ma significativo (tenuto conto delle basi di partenza) incremento d’attività in Sudamerica.
Attrazioni prodotte nell’Alto Polesine si trovano in parchi di tutto il mondo, da Disneyland a Legoland, fino all’ultimo maxi-insediamento a Doha, creato in occasione del Mondiali di calcio del 2022. Quest’ultimo è stato un importante goal che sta aprendo partite estremamente interessanti tra mar Rosso e golfo Persino; ci aspetta molto pure dall’India.


I FUOCHI FANNO IL BOTTO
Parimenti gli articoli delle ditte pirotecniche del Distretto vengono usati in eventi sportivi, musicali e cinematografici oppure legati alla moda o a speciali manifestazioni pubbliche e private in tutti i continenti. In questo settore i clienti principali sono i luna park e le fiere itineranti (45% del fatturato), seguiti da grandi parchi a tema e di divertimento (28%), dai centri commerciali (11,5%) dai centri di intrattenimento familiari (9%), sale giochi (3,5%).

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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