Covid, 7 vittime da inizio mese, come a primavera. Ricoverato anche un bimbo di 3 mesi

Mercoledì 17 Novembre 2021 di Francesco Campi
Vaccinazione anti Covid

ROVIGO - Non si arresta la sequenza di lutti provocati dal Covid. Nella tarda serata di mercoledì si è spento un 67enne non vaccinato, originario dell’Est Europa ma residente a Canaro facendo salire a sette il numero di decessi della prima metà di novembre. Un numero destinato a crescere ancora. Intanto, però, sono già arrivati a 547 i decessi Covid di residenti in Polesine dall’inizio dell’epidemia, 310 dei quali nel 2021. E il mese in corso si sta già configurando come uno dei più pesanti da questo punto di vista, considerando che ad ottobre le morti Covid erano state due, ed entrambe negli ultimi giorni, a settembre cinque, cinque in tutto da giugno ad agosto e cinque anche a maggio.

SERIE DI DECESSI

Uno stillicidio inarrestabile che non può non essere considerato in tutta la sua pesantezza. Anche perché il virus non sta risparmiando nessuno, nemmeno i bambini. Come sottolineato dall’assessore regionale alla Salute Manuela Lanzarin lunedì, nel punto stampa insieme al presidente Luca Zaia, un bambino di appena tre mesi è stato ricoverato a Padova. Si tratta di un piccolo polesano e, come spiega il direttore sanitario dell’Ulss Polesana Alberto Rigo, «domenica, visto il quadro sintomatologico e la tenera età è stato visitato a domicilio da una Usca, poi vista la positività è stato portato in ospedale e la radiografia polmonare ha evidenziato un principio di polmonite, motivo per cui è stato deciso, come da protocollo il suo trasferimento all’ospedale di Padova centro di riferimento per la Pediatria e la Neonatologia».

NON VACCINATI
Del resto, in questo momento, sono prevalentemente i non vaccinati ad essere aggrediti dal virus e, quindi, i bambini in età pediatrica. La maggior parte, l’80-85%, ha sottolineato lo stesso Zaia in conferenza stampa, non presentano sintomi, mentre la restante parte sono generalmente paucisintomatici. Ma non è escluso che si possano manifestare anche quadri clinici più complessi. Intanto, dal punto di vista dei ricoveri sembra registrarsi un rallentamento dopo la crescita dei giorni scorsi.

I RICOVERI
Ieri, infatti, oltre al calo dovuto, purtroppo, alla dolorosa scomparsa di un paziente, che fa scendere da cinque a quattro i posti letto occupati in Terapia intensiva, i ricoverati totali calano di un’ulteriore unità, attestandosi a 27 rispetto ai 29 di lunedì. E un rallentamento si registra anche sul fronte dei contagi, con appena 15 nove positività, 9 delle quali in persone già tracciate ed in quarantena preventiva, ed un numero di guarigioni più che doppio, 32, così che il numero di polesani attualmente positivi si riduce a 426. Il tutto mentre lunedì sono stati eseguiti 3.575 tamponi, tra antigenici e molecolari, e sono state effettuate 839 vaccinazioni, in prevalenza somministrazioni di “terze dosi” a ultrasessantenni, i richiami hanno raggiunto quota 13.528.
 

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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