Rovigo. Ater, 609 alloggi sfitti perché inutilizzabili. Per la ristrutturazione servirebbero 200 milioni di euro

A Rovigo l'Ater ha 3.860 alloggi di proprietà di cui 827 sfitti: tra questi 609 non sono proprio nelle condizioni di essere locati

Martedì 11 Luglio 2023 di Francesco Campi
Le palazzine di via Bramante (foto d'archivio)

ROVIGO - «Il patrimonio immobiliare di proprietà o gestito da Ater è sufficiente per numero di alloggi ma non per qualità a far fronte alla domanda abitativa delle persone in maggiore difficoltà economica: servono risorse ingenti per le ristrutturazioni». Quanto? Ben 200 milioni di euro.

A dirlo, la stessa Ater di Rovigo così come emerge dall'apposito dossier su tutte le Ater del Veneto che è stato usato come base della discussione della seduta della Seconda commissione regionale del 25 maggio scorso che ha proceduto all'esame e alla votazione, a maggioranza, senza voti contrari, delle prese d'atto sulle relazioni delle attività svolte dalle sette Ater del Veneto nell'esercizio 2022.

Il patrimonio alloggi

L'Ater di Rovigo, del quale nell'ultimo anno si è parlato soprattutto perché era stato coinvolto nell'elaborata architettura dell'accordo di programma per la messa in sicurezza di Iras ed il futuro di Casa Serena, che prevedeva infatti l'acquisto dell'ala est dell'immobile di via Bramante, proprio ad un passo dai tristemente noti "scheletri", ha un patrimonio di 3.860 alloggi di proprietà, 827 dei quali però sfitti, pari al 21,4%, oltre un quinto, una percentuale superiore rispetto alla media regionale che è del 18,2%. E 609, il 15,8% del totale degli alloggi di proprietà ed il 73,6% di quelli non assegnati, sono sfitti perché le loro condizioni non sono tali da permetterne la locazione, rendendosi necessari interventi di recupero. Nel 2021 gli alloggi complessivi erano 3.887 e 799 risultavano sfitti. Se si considera che ne 2022 sono stati assegnati 179 alloggi e che le famiglie in attesa di assegnazione risultavano 575, ben si comprende quanto il problema, effettivamente non sia il numero degli alloggi in sé, quanto la loro utilizzabilità.

La necessità

Dal dossier risulta che le famiglie in attesa di assegnazione di un alloggio erano 332 a Belluno e 693 a Treviso, ma ben 1.200 a Venezia, 1.300 a Padova, 2.068 a Verona e addirittura 2.500 a Vicenza. Per rimettere tutti gli alloggi popolari polesani in buono stato, secondo la stima di Ater, servirebbero circa 200 milioni, la somma più alta di tutto il Veneto dopo i 317,5 milioni stimati dall'Ater di Venezia, il doppio rispetto ai 100 milioni dell'Ater di Vicenza e dei 99 di Padova, il quadruplo rispetto ai 50 di Belluno e ancora di più rispetto ai 45 di Verona. Una somma consistente, soprattutto se si considera che stima del valore complessivo degli alloggi di proprietà dell'Ater di Rovigo in base al loro stato di conservazione è di 354,5 milioni.

Case datate

Il problema principale sembra essere il fatto che molti degli edifici sono ormai "anzianotti": la vetustà media è di 46 anni, si spiega. Eppure, nel corso del 2022 sono stati sottoposti a lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria 1.556 alloggi di proprietà, 1.443 locati e 113 sfitti, con un spesa complessiva di 1,84 milioni. Inoltre, per 13 fabbricati di proprietà, si è ricorso anche al "Superbonus 110%" per lavori pari a 3,45 milioni di euro. Al patrimonio di proprietà, i 3.860 alloggi in 346 edifici, 239 a proprietà mista, ovvero condomini non integralmente di proprietà Ater, si aggiungono poi gli alloggi gestiti, 193, 37 dei quali sfitti. E se nel bilancio preventivo del 2023 è stato previsto «di stanziare buona parte del fondo cassa aziendale pari a 8.620.000 per il riatto di circa 300 alloggi sfitti», per quanto riguarda le entrate, è previsto di incassare circa 500mila euro dalla vendita di 16 alloggi e di 931mila da un'area nel Comune di Adria e si stimano 4,5 milioni di canoni, in aumento rispetto ai 4,4 del 2022. Si prevede poi di attivare circa 45 nuovi procedimenti legali nei confronti di inquilini morosi attivi, cessati e decaduti. Già nel 2022, finito il blocco agli sfratti deciso durante l'emergenza Covid, sono stati liberati 3 alloggi, mentre in altri casi sono state concordate rateizzazioni. Il canone medio, secondo il dossier regionale, è di 111 euro, il più basso delle sette Ater, mentre la quota di inquilini morosi è il 17,15%, rispetto al 3,94% a Vicenza, all'8% di Belluno, al 10,7% di Venezia, al 12,5% di Verona, al 32,4% di Padova, ed al 39,76% di Treviso. Le somme dovute dagli inquilini morosi è stata stimata in 2,5 milioni. 

Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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