Caccia alle nutrie, al via i corsi di formazione per le doppiette autorizzate

(F.Cam.) La guerra alle nutrie può partire. I passaggi normativi non sono stati agevoli, ma ora anche la Provincia ha approvato le direttive operative del Piano triennale di eradicazione varato dalla Regione. «Finalmente siamo nelle condizioni di intervenire nei confronti di un problema che da anni affligge l'agricoltura e la sicurezza del territorio polesano» è il commento trionfale di Mauro Giuriolo, presidente provinciale di Coldiretti, che rimarca come la sua associazione si sia spesa «attivamente per ottenere in breve tempo le linee guida operative del Piano, che è stato finalmente attivato e ci consente di far fronte ad una specie infestante responsabile di danni ingenti a colture, arginatura e sponde dei fiumi che mettono a rischio la sicurezza idraulica e stradale».
Il piano per combattere la presenza del roditore che prospera lungo fiumi e canali di tutto il Polesine prevede sostanzialmente due soluzioni. Il primo è la cattura con le gabbie-trappola. Il secondo, invece, è quello ben più diretto dell'abbattimento con arma da fuoco. Si apre, quindi una nuova stagione per il Polesine, quella della caccia alla nutria. Nelle direttive provinciali, con i Comuni chiamati a declinarle sulle aree di loro competenza, vengono chiariti alcuni punti rispetto al tema tradizionalmente più controverso, ovvero l'abbattimento con arma da fuoco: «Il proprietario-conduttore del fondo si legge - per poter effettuare l'abbattimento con arma da fuoco ad uso caccia, deve essere munito oltre che della licenza di caccia e della relativa polizza assicurativa, anche della autorizzazione provinciale rilasciata a seguito di partecipazione alla formazione di base». I possessori di licenza di caccia, invece, «sono autorizzabili allo svolgimento di attività di controllo numerico, solo a condizione del possesso della abilitazione di selettore conseguita o da conseguirsi a seguito di partecipazione alla formazione di base.