Banca Annia sceglie l'Istituto centrale del credito cooperativo (Iccrea) e l'asse veneto delle Bcc si sposta quindi verso Roma. È emerso ieri durante l'assemblea della Banca di credito cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo-Banca Annia, la prima dopo la fusione con la Banca del Veneziano. La riforma del credito cooperativo impone a tutti gli istituti di aderire ad un gruppo bancario con un patrimonio di almeno un miliardo di euro, e due sono i poli che si fronteggiando in questi mesi: Federcasse-Iccrea e Cassa centrale trentina.
Banca Annia era l'ultima del Veneto a dover scegliere. Forse un po' a sorpresa, il consiglio di amministrazione guidato da Mario Sartim, di fronte agli oltre 500 soci riuniti per approvare il bilancio 2016, ha proposto di scegliere Iccrea, sia per «la solidità della banca di sistema», ma anche per «la variegata gamma di prodotti che la stessa ha per una clientela ormai esigente», che opera, soprattutto le aziende, sul mercato domestico ma ora sempre più anche su quello estero. Non è mancata la discussione sul punto, con una quarantina di soci della ex Banca del Veneziano, contrari alla proposta, che comporterà anche il cambio del sistema operativo della banca.
La stragrande maggioranza dei presenti si è invece detta d'accordo.
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