Bosaro. Sabotato l'autovelox sull'Adriatica: segato col flessibile il palo lungo la statale 16

Il sindaco Panella: «Sembra un lavoro professionale fatto da più persone, evitando la caduta in strada»

Sabato 20 Maggio 2023 di Francesco Campi
Il palo arancione dell'autovelox entrato in funziona a marzo sulla statale Adriatica in comune di Bosaro

BOSARO - Accecato il “grande occhio” installato al chilometro 51 della Statale 16, che a Bosaro è via Nazionale. Installato a gennaio, a pochi metri dal ponte sul Collettore padano, sulla corsia in direzione Rovigo, l’autovelox era entrato in funzione il 20 marzo iniziando subito a mietere vittime. Una di queste potrebbe essere la persona che ha deciso di abbatterlo. Un’azione compiuta da mani esperte, perché il palo arancione che reggeva la scatola con la telecamera è stato segato di netto, con precisione, abilità e sicurezza, probabilmente utilizzando un flessibile portatile.

Dopo aver tagliato il palo, l’ignoto vendicatore l’ha poi adagiato sull’erba del ciglio della strada senza asportare alcunché. Il fatto è accaduto verso le 2.30, poi, non molto tempo dopo, il “caduto in servizio” è stato notato da alcuni automobilisti che hanno segnalato la cosa e, immediatamente, sul “luogo del delitto” sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. 


IL SABOTAGGIO 
I pompieri hanno messo in sicurezza l’area, controllando che non vi fossero pericoli e recuperando la scatola con le parti tecnologiche, rimasta intatta. Poi, hanno delimitato il cippo e il palo riverso a terra con il nastro bianco e rosso, lungo la cancellata dell’ex Manifattura tessile veneta, chiudendo l’intervento verso le 3.30. Il sindaco di Bosaro Daniele Panella, che ieri mattina ha formalizzato la denuncia per danneggiamento aggravato contro ignoti, non ha dubbi: «Prima l’incendio nel locale caldaie, ora questo attacco al velox: se si tratta di intimidazioni hanno sbagliato e non raggiungono l’obiettivo. Quello che ci lascia un po’ perplessi è che l’esecuzione sembra di fattura professionale: un taglio perfetto, senza piegature, con la giusta inclinazione in modo che il palo non cadesse sulla strada. Sembra un lavoro fatto da più persone e, a parer mio, qualcosa di diverso da un attacco d’ira di un automobilista o un atto vandalico. Anche perché è entrato in funzione da poco e il tempo di elaborazione delle pratiche fino all’invio delle sanzioni non è così immediato. Speriamo di riuscire a individuare il colpevole e di rimettere presto tutto in funzione perché, al di degli sfoghi sui social, crediamo molto che la sicurezza di una strada pericolosa come la Statale 16, con un mazzo di fiori anche lì vicino in ricordo di un motociclista scomparso, si costruisca anche così». 
L’impianto, fra l’altro, non è di proprietà del Comune che lo ha solo noleggiato e, ovviamente è assicurato. È in grado di funzionare anche senza corrente, perché ha una batteria e trasmette immediatamente le foto scattate, non trattenendole in una scheda di memoria. Non si tratta del primo attacco a un velox in Polesine, tutt’altro. L’ultimo particolarmente fragoroso risale al settembre 2021, quando fu appiccato un incendio all’autovelox sulla Provinciale 46 a poca distanza dall’incrocio di Mazzorno Destro. Nell’ottobre 2018 era stato dato alle fiamme l’autovelox sulla Romea di Piano di Rivà e, sempre quell’anno, a gennaio, era stato incendiato anche il velox di San Bellino su via Valli, mentre nel 2017, contro quello di Voltascirocco, ad Adria, sulla strada per Loreo, in due occasioni, erano stati addirittura sparati colpi di arma da fuoco.
 

Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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