ROVIGO - Eccellente: il litorale polesano è stato tutto promosso a pieni voti. Anche se in questo momento dell’anno la spiaggia assolata e un tuffo in acqua sono ricordi lontani e altrettanto lontani progetti futuri, dal punto di vista analitico già si guarda alla prossima stagione. Con decreto della Direzione ambiente e transizione ecologica della Regione è stata infatti approvata la classificazione 2023 delle acque di balneazione del Veneto, sulla base dei risultato dell’attività di monitoraggio svolta dall’Arpav dal 15 maggio al 15 settembre, in 174 punti di controllo corrispondenti a 174 acque di balneazione tra mare e laghi. E anche nella stagione ormai consegnata agli archivi, tutti i punti di campionamento polesani sono stati classificati come “eccellenti”.
Il fatto è che questa relazione non è solo una valutazione su ciò che è stato, ma influisce anche sulla prossima stagione balneare. È sulla base di questi dati, integrati con quelli del quadriennio 2020-2023, che si emettono i parametri di balneazione validi per l’inizio della prossima stagione, quella del 2024. Quindi, visto che le acque delle coste polesane avevano raggiunto il livello di eccellenza anche nelle annate precedenti, il via libera al primo tuffo non appena le temperature lo permetteranno, è già arrivato.
LE VERIFICHE
Complessivamente, le analisi coprono 149 chilometri di costa, fra marina e lacustre con 174 punti di prelievo: 95 sull’Adriatico, uno nello specchio nautico di Albarella e 78 nei laghi, il Garda, ma anche quelli alpini. I punti di prelievo in Polesine sono venti. A Rosolina sono nove: a 300 metri a sud del depuratore comunale, 600 metri a nord della torre piezometrica, a quest’ultima, all’altezza di piazza San Giorgio, 750 metri a sud del campeggio Vittoria, a Punta Caleri, a nord di Albarella e nel centro di questa, e sulla sponda sinistra della foce del Po di Levante sempre ad Albarella. Nell’isola è monitorato anche lo specchio nautico. Due i punti di analisi a Porto Viro, ai due estremi, nord e sud, di Scanno Cavallari. A Porto Tolle sono otto: Boccasette nord, centro e sud, Barricata nord, centro e sud, Spiaggia delle conchiglie nord e sud. L’unica acqua bollata come “scarsa” è stata quella del lago di Centro Cadore.
Dal confronto con il 2022, emerge un miglioramento con un più 5,2% di acque in classe “eccellente”, un meno 13,4 in classe “buona” e un meno 1,7% “sufficiente”. Le acque dell’Adriatico sono risultate per il 96,8% di qualità “eccellente” e per il 3,2% “buona”, in particolare nei comuni di Cavallino Treporti, con due punti di prelievo, sui 12 totali, uno dei quali l’anno scorso era addirittura “sufficiente”, e di Chioggia, con il punto di prelievo di Isola Verde a 500 metri a nord dalla diga sinistra della foce dell’Adige, che pur migliorando rispetto al “sufficiente” del 2022, ancora non è “eccellente” come gli altri dieci punti sul litorale chioggiotto e tutti gli altri punti, compresi quelli della provincia di Rovigo.
RICERCA DI BATTERI
Le analisi vengono eseguite dai tecnici Arpav e secondo quanto previsto dalle norme, i controlli in ogni punto di campionamento prevedono la ricerca di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale, il cui valore limite è rispettivamente di 200 e 500 unità per 100 millilitri, e anche la rilevazione di parametri relativi alle condizioni meteorologiche e allo stato del mare o del lago oltre che ispezioni di natura visiva per verificare l’eventuale presenza di vetro, plastica, gomme, residui bituminosi. Nel caso di valori oltre i limiti, oltre all’interdizione temporanea alla balneazione, è prevista l’esecuzione di un controllo aggiuntivo, entro 72 ore, per verificare se si tratta di inquinamento di breve durata o meno. L’unica non conformità quest’estate si è registrata a giugno a Cavallino Treporti alla foce del Sile, un inquinamento di breve durata.
