Spariti 400mila euro dell'invalida, figli
nella bufera: processo per peculato

ARIANO - Il grave incidente del 2001 causò gravi problemi alla donna investita che fu risarcita con un’ingente somma, oltre 400mila euro, più alcune decine di migliaia di euro per i parenti che si sarebbero dovuti far carico di lei. Quel denaro, ora sparito, sembra aver aumentato i problemi tanto che la figlia, nominata tutrice, è a processo con l'accusa di peculato. È stata una lite, avvenuta nel 2012, fra il marito della donna e il convivente di origine marocchina della figlia, innescato proprio da motivi economici, a far sì che intervenissero i carabinieri di Ariano.

Il quadro che si è aperto davanti ai loro occhi li ha spinti a interessare il giudice tutelare che constatando problemi nella gestione del denaro della donna, ha segnalato il tutto alla Procura. Oltre alle spese non autorizzate, ma comunque nell'interesse della donna, all'appello mancano oltre 200mila euro. È per questo che la figlia si trova accusata di peculato.

Ieri sono stati ascoltati come testimoni il marito della vittima, il fratello (e zio dell'imputata) che nel suo racconto si è più volte commosso, e un'assistente sociale di Ariano. Le risposte hanno di fatto evidenziato come il denaro non sia stato un sollievo per la famiglia, ma abbia creato attriti tanto che un figlio della donna non è riuscito a salvarsi dalla droga.