Interporto, siluro ad Antonello Contiero: espulso dalla Lega Nord

Domenica 29 Gennaio 2017 di Marina Lucchin
Antonello Contiero
ROVIGO - La vendetta si gusta fredda. E pure in silenzio, visto che il sindaco Massimo Bergamin si trincera nel più stretto no comment. Antonello Contiero, con una militanza ultraventennale nel Carroccio, è stato cacciato dalla Lega Nord per non aver assecondato le richieste del suo ex amico, il primo cittadino di Rovigo, di dimettersi dalla presidenza dell'Interporto.
Così il commissario provinciale Tommaso Zerbinati ha firmato la richiesta di espulsione, passata all'esame dell'organismo federale di disciplina, a Milano, com'è uso per chi in Lega Nord ci ha passato praticamente tutta la vita politica. Ora l'ex segretario provinciale del Carroccio, che durante la sua gestione aveva spesso usato l'espulsione per eliminare i suoi nemici interni, è vittima della sua stessa punizione. Ma in quanto storico tesserato ha due chance: può fare ricorso al Consiglio federale oppure chiedere la grazia al leader storico, Umberto Bossi. Entrambi i due protagonisti hanno scelto il silenzio: Antonello Contiero si nega al telefono, come succede da quasi tre anni a questa parte, mentre Massimo Bergamin fa rispondere no comment dalla sua portavoce a qualsiasi richiesta di intervento sulla faccenda. Neanche una parola per l'ex amico, per i cui ideali pochi anni fa Bergamin stesso aveva combattuto, pagando con l'espulsione dal Carroccio e rientrando, poi, giusto in tempo per candidarsi sindaco del capoluogo. A illustrare la situazione è il commissario provinciale Zerbinati: «La richiesta di espulsione l'ho firmata subito dopo l'esito del referendum costituzionale (4 dicembre, ndr). L'ho fatto perchè Contiero non ha risposto alle indicazioni del movimento, ovvero quelle di dimettersi dalla presidenza dell'Interporto, a sostegno della politica di razionalizzazione delle società partecipate del sindaco di Rovigo.
E poi le abbiamo lette tutti le dichiarazioni contro Massimo Bergamin. Ecco perchè è stato espulso». Lo stesso Zerbinati è stato vittima di un tentato golpe di Contiero. 
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