L'aiuola della Questura diventerà un giardino da poter attraversare a piedi

Venerdì 11 Settembre 2020 di Alberto Lucchin
La questura di Rovigo
ROVIGO Nasce il collegamento tra il parcheggio di piazza D’Armi e la questura. Sin dall’apertura della nuova sede della Polizia c’è sempre stato una sorta di “ostacolo” tra i posti auto e l’ingresso, rappresentato da una grande aiuola verde. Per anni si sono susseguite alcune polemiche su questo impedimento, tant’è che già l’ex assessore ai Lavori Pubblici Antonio Saccardin (amministrazione Bergamin) aveva detto che era in programma una soluzione. Il suo successore, Giuseppe Favaretto, è riuscito a fare partire questo cantiere dopo essere rimasto fermo a lungo. Gli operai dei Comune stanno così realizzando un camminamento e Favaretto ha aggiunto che sulla base delle economie dell’amministrazione, si sta valutando l’installazione di un sistema di illuminazione. Non solo: l’area è priva di alberi e in estate diventa una zona rovente. L’assessore all’Ambiente Dina Merlo ha spiegato che c’è una novità in vista: «Abbiamo intenzione di fare delle piantumazioni, perché quell’area è spoglia. Lì siamo a uno degli accessi principali della città, davanti a un edificio istituzionale, per quello vogliamo abbellire quell’angolo e creare un piccolo polmone verde».
VERDE IN CITTÀ
Il piano di arborizzazione del capoluogo è ancora in itinere. Già a marzo, quando tutto è rimasto bloccato con il lockdown, Merlo aveva parlato della volontà di piantare centinaia di alberi su tutto il territorio comunale. Per l’iniziativa “M’illumino di meno”, portata avanti dal programma radiofonico Caterpillar di Rai Radio 2, l’amministrazione aveva annunciato che si sarebbe rimboccata le maniche per piantumare. Alla fine quel gesto è stato messo da parte per dedicarsi alla gestione dell’emergenza sanitaria. Merlo, dalla ripresa delle attività degli uffici comunali, ha sempre ripetuto che la riorganizzazione generale del verde pubblico avverrà entro breve. Covid permettendo, è possibile che alla fine dell’estate possa essere presentato il piano.
PIANO ANTISMOG
Progetto, poi, che si sposa con un’altra pressante questione, tipica dell’autunno e dell’inverno: il contenimento dell’inquinamento atmosferico. «A breve sveleremo le novità del piano antismog - ha spiegato brevemente la responsabile dell’Ambiente di Palazzo Nodari - perché ci stiamo ancora lavorando». Le iniziative volte a promuovere questo tema tra i cittadini saranno in prossimità di ottobre, mese durante il quale solitamente inizia l’ordinanza sindacale con le restrizioni al traffico e alle attività più inquinanti, ma l’attenzione di tutti è rivolta a quali saranno le politiche ambientali che l’amministrazione Gaffeo intenderà avviare nei mesi futuri. Con il festival di arte da strada Wallabe, per esempio, le pitture utilizzate serviranno a ridurre le polveri sottili nell’aria, equivalente di numerosi alberi. Utile, ma non abbastanza per una città, come Rovigo, che è una delle più inquinate d’Italia e sistematicamente ogni anno supera il numero massimo di giornate di sforamento dei livelli di Pm10.
COLLABORAZIONE
Come ha sempre sostenuto la stessa Merlo, non ci si potrà limitare al solo blocco della circolazione di veicoli inquinanti, perché una grossa quota di smog deriva dai sistemi di riscaldamento e del quadro provinciale. Le limitazioni imposte in passato dal Comune capoluogo servono a poco se le altre amministrazioni comunali non fanno la propria parte, visto che lo smog non conosce limiti territoriali. Per questo l’amministrazione Gaffeo sta portando avanti un lavoro su due tavoli di lavoro paralleli. Il primo vede protagonisti i sindaci polesani e dei capoluoghi di regione, per lavorare insieme a un piano di limitazione delle emissioni gassose inquinanti. L’altro è impegnato nell’attuazione di politiche ed espedienti concreti utili ad abbassare lo smog.
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