Ecco le stelle della Guida Michelin:
tre alle Calandre, 2 a Casa Perbellini

Giovedì 10 Dicembre 2015
I fratelli Alajmo alle Calandre
Una fotografia della ristorazione italiana, tra novità, conferme e cadute eccellenti.
La Guida Michelin 2016, presentata a Milano, rivela le sue cifre: ventiquattro new entry tra gli stellati, due nuovi ristoranti «che meritano una deviazione» e otto conferme nell'Olimpo delle tre stelle. Con 334 ristoranti l'Italia si conferma come la seconda selezione più ricca al mondo: 288 con una stella, 38 con due stelle, 8 con tre stelle.


Due novità tra i bi-stellati: il 'Gourmetstube Einhorn' a Mules (Bolzano) con lo chef Peter Girtler e il veronese 'Casa Perbellini', nuova sfida dello chef Giancarlo Perbellini. Il cambio in cucina non giova invece al suo precedente ristorante, il 'Perbellini' di Isola Rizza (gestito dalla ex moglie Paola Secchi) che con il giovane chef Francesco Baldissarutti perde una stella. Stesso destino per il Combal.Zero di Rivoli, dello chef Davide Scabin.

Confermati tutti gli otto ristoranti a tre stelle: sono 'Piazza Duomo' ad Alba, 'Da Vittorio' a Brusaporto, 'Dal Pescatore' a Canneto Sull'Oglio, 'Reale' a Castel di Sangro, 'Enoteca Pinchiorri' a Firenze, 'Osteria Francescana' a Modena, 'La Pergola' a Roma e 'Le Calandre' a Rubano (Padova).


Anche in questa edizione spiccano infatti molti giovani talenti, ai quali viene assegnata per la prima volta l'ambita stella. Tra le novita, infatti, dieci chef hanno un'eta inferiore ai 35 anni. Sono nati negli anni '80 Martina Caruso (26 anni) del ristorante dell'Hotel Signum di Salina e Giovanni Santoro (31 anni) del ristorante dell'Hotel Shalai di Linguaglossa.

Otto mani e una stella: Michelin premia il ristorante Venissa affidato a un poker di giovani chef, in un «esperimento unico al mondo - spiega il direttore Matteo Bisol - nel quale la mia famiglia ha voluto credere per dare la possibilità di esprimere la propria creatività a giovani talenti con già importanti percorsi professionali alle spalle». Secondo Bisol, «la guida Michelin ha dimostrato una grande apertura mentale scegliendo di premiare per la prima volta un ristorante con quattro chef, è una novità assoluta, sapevamo di aver lavorato molto bene».

È il quinto anno consecutivo che il ristorante della famiglia Bisol nell'isola di Mazzorbo riceve questo riconoscimento, con tre chef diversi, prima grazie a Paola Budel e Antonia Klugmann e oggi con il poker di chef: Sabina Joksimovic (Serbia, 26 anni, antipasti), Andrea Asoli (Roma, 25 anni, primi piatti), Michelangelo Doria (Martinafranca, 46 anni, secondi piatti) e Serena Baiano (Napoli, 25 anni, dolci). Per Matteo Bisol «il progetto Venissa va oltre la figura dello chef executive, lavoriamo ogni giorno per valorizzare lo splendido territorio della laguna di Venezia, ci piace vedere come diversi interpreti, ognuno a modo suo, portino una visione personale delle materie prime che ci circondano».

Napoli, con 20 ristoranti, sale sul podio delle province italiane più stellate. Tra le regioni la Campania, con tre new entry per un totale di 37 ristoranti stellati, è seconda solo alla Lombardia, che conferma il suo primato con 58 ristoranti. Al terzo posto il Piemonte e il Veneto a pari merito, con 36 ristoranti. Raggiungono quota 271 i "Bib Gourmand", ristoranti con menu a carattere tipicamente regionale a meno di 30 euro. In questa categoria, le novità di quest'anno sono 24. Le regioni con più Bib Gourmand sono il Veneto (32 ristoranti e 3 novità) e l'Emilia Romagna (32 ristoranti e tre novità).
Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 16:44

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