Guida Michelin, 4 ristoranti "stellati" confermati nel bellunese

Mercoledì 9 Novembre 2022 di Andrea Ciprian
Graziano Prest con la moglie

BELLUNO - Quattro insegne bellunesi splendono nel rinnovato firmamento Michelin.

Ieri a Corte Franca, in Franciacorta nel Bresciano, è stata presentata la 68. edizione della Guida Michelin 2023 con la contestuale assegnazione delle ambitissime stelle ai migliori ristoranti. In provinicia, i locali che potranno fregiarsi del prestigioso riconoscimento per i prossimi 12 mesi sono il Dolada (Plois d'Alpago), il Tivoli (Cortina), la Locanda San Lorenzo (Puos d'Alpago) e il Sanbrite (Cortina) che esporrà anche la stella verde, assegnata ai locali più attenti ai temi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente.


COME DA COPIONE
Per tutti si tratta di una graditissima conferma: le stelle vengono assegnate di anno in anno dagli ispettori della Michelin e riconquistarle è tutt'altro che scontato. Graziano Prest - titolare del Tivoli e presidente di Fipe Belluno, l'associazione che rappresenta i pubblici esercizi di Confcommercio a livello provinciale commenta così l'ottimo risultato ottenuto dalla ristorazione bellunese: «Prima di parlare delle stelle esprimere la vicinanza mia e della Fipe ai colleghi della Locanda Ponte Serra per i gravi danni subiti dall'incendio che ha devastato il loro locale. Una brutta notizia che comporta un grande dispiacere. Sentimento che contrasta con quella che dovrebbe essere la gioia per un importante riconoscimento qual è quello assegnato dalla guida Michelin. Le stelle sono state tutte confermate, è un'attestazione della qualità della nostra offerta gastronomica. Ho potuto constatare nel tempo quanto la clientela ritenga affidabili le indicazioni della guida rossa e mantenere in provincia un buon numero di insegne stellate dà prestigio al panorama gastronomico bellunese nel suo insieme: per molti, italiani e anche stranieri, offre sempre un buon motivo per venire tra le nostre montagne».


IL RECORD
Una curiosità: il Dolada della famiglia De Pra detiene la stella ininterrottamente dal 1970, un record in Italia. Ma anche il Tivoli e la Locanda San Lorenzo della famiglia Dal Farra se la cavano bene in tema di longevità: il primo la esibisce dal 2002, il secondo dal 1997. Il Sanbrite ha una storia più recente, essendo stato inaugurato nell'estate del 2017. Qui la stella si è accesa nel 2020: sono bastate 3 annate per conquistare i favori degli ispettori della famosa guida. I riconoscimenti della Michelin sono molto ambiti perché le sue indicazioni sono seguite dai buongustai che arrivano apposta anche da distante a far visita alle tavole segnalate. I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo a livello internazionale, rendono questa guida una sorta di faro nel campo della ristorazione. Gli ispettori operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo, pagando il conto al ristorante e valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri precisi: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu.
 

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