Dispositivi e payback sanitario, prima breccia a Nordest: il Tar sospende il pagamento delle ditte

La scadenza è il 31 luglio, Confindustria: «Va rinviata a fine anno»

Lunedì 3 Luglio 2023 di Angela Pederiva
Dispositivi e payback sanitario, prima breccia a Nordest: il Tar sospende il pagamento delle ditte

Si apre a Nordest la prima breccia nel muro del payback sanitario. Con un'ordinanza pubblicata venerdì, il Tar del Lazio ha accolto l'istanza cautelare presentata da alcuni produttori di dispositivi medici contro il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l'Emilia Romagna, oltre che l'Abruzzo e il ministero della Salute. Nell'ambito di una battaglia giudiziaria che conta a livello nazionale circa 1.800 ricorsi, i giudici amministrativi hanno sospeso i provvedimenti con cui il dicastero, e a cascata le Regioni, avevano preteso la compartecipazione delle aziende allo sforamento della spesa.


IL CONTO
In tutta Italia il conto a carico delle imprese ammonta a 2,2 miliardi, di cui 231 milioni in Veneto e 128 in Friuli Venezia Giulia.

Il territorio veneto è uno di quelli maggiormente indebitati, con 2.170 realtà coinvolte. Ditte a cui un decreto varato ancora nel 2011, ma rimasto sulla carta fino al 2022, impone di accollarsi fra il 40% e il 50% dell'esborso sostenuto dalle Regioni dal 2015 al 2018 per l'acquisto di bisturi, garze, pacemaker e tutti gli altri dispositivi medici utilizzati dalle aziende sanitarie e ospedaliere. A causa delle proteste, la scadenza del pagamento ha visto diverse proroghe. L'ultima è fissata al prossimo 31 luglio, data entro cui i fornitori dovranno decidere se ritirare le azioni legali e fruire di uno sconto governativo, oppure andare avanti con le impugnazioni.


IL RISCHIO
Il primo riscontro giudiziario è arrivato in questi giorni. Diverse imprese, sia medio-piccole che grandi, avevano chiesto l'annullamento di centinaia di atti fra decreti ministeriali e regionali, nonché note aziendali, dal Nord al Sud del Paese. In giudizio si erano costituite alcune Regioni, a cominciare dal Veneto (che ha schierato ben otto avvocati) e dal Friuli Venezia Giulia (che era rappresentata da due legali), le quali in ossequio alla legge statale avevano intimato il versamento degli importi. Il contenzioso davanti al Tar del Lazio ha assunto però dimensioni decisamente rilevanti, tanto da rendere necessaria l'integrazione del contraddittorio per pubblici proclami con la pubblicazione sui siti web delle pubbliche amministrazioni. Ma questo passaggio «si sta rivelando particolarmente complesso e lungo», scrivono i giudici amministrativi nell'ordinanza, al punto che «non appare concretamente possibile attendere che il procedimento notificatorio si sia perfezionato ai fini della decisione dell'istanza cautelare». Infatti «vi è il rischio concreto», per le ditte che non dovessero pagare, di subire la compensazione da parte delle Regioni, «con le conseguenti ripercussioni sugli equilibri finanziari» dei loro bilanci. Per questo è stata accolta la richiesta di sospensiva, in attesa che il giudizio entri nel merito della questione.


I TERMINI
Tira un sospiro di sollievo Confindustria dispositivi medici, associazione di categoria che registra 489 grandi aziende in Veneto e 91 in Friuli Venezia Giulia. «La sospensiva del Tar ha dichiarato il presidente Massimiliano Boggetti rappresenta una prima importante presa di posizione e va nella logica di quanto abbiamo sempre sostenuto, ovvero che la norma del payback è ingiusta e incostituzionale. Chiediamo pertanto ancora al Governo di spostare ulteriormente i termini di pagamento del payback a fine anno per poter trovare soluzioni efficaci di governance del settore che consentano di superare la norma e cancellarla. Inoltre, le istanze cautelari del Tar, a cui immaginiamo ne seguiranno delle altre, rischiano di mettere in ulteriore difficoltà le piccole imprese che non sono ricorse al Tribunale amministrativo perché non in grado di affrontare il contenzioso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci