Centrale unica emergenze 112 al via: come funziona e chi chiamare

Martedì 28 Marzo 2017 di Paola Treppo
L'elicottero del 118 della Centrale operativa di Udine
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Parte domani  la Centrale Unica Nue 112 in Friuli Venezia Giulia, la prima in Italia per come è stata strutturata. Ma vediamo cos'è, come funziona e cosa cambia per le persone che chiamano il 112, che oggi sono i carabinieri, il 113 che oggi è la polizia di Stato, il 118 cui oggi si telefona per le emergenze sanitarie, e il 115 che oggi si compone per raggiungere i vigili del fuoco.

Tutti i numeri si chiamano come prima
Per prima cosa va detto che tutti possono continuare a chiamare, come fatto fino a oggi, i numeri cui siamo tutti abituati a comporre: 112, 113, 118, 115, per le varie emergenze. Nelle province di Udine e di Gorizia, da domani, in un arco di tempo di 4-5 ore circa, attorno a mezzogiorno, tutte le chiamate che si fanno verso questi numeri di emergenza passano al Nue, il Numero Unico Emergenza, che è il 112, già realtà da tempo nella maggior parte degli altri Paesi dell'Europa (ma non dell'Italia). Cosa vuol dire? Per chi chiama nulla. Per chi risponde sì, cambia. E migliora il servizio. 

Il 118 
Parliamo prima di tutto delle chiamate verso il 118, che in assoluto sono le più sensibili, dove i minuti, i secondi, possono significare salvare una vita. Anche chi, da domani, chiama il 118, passa sul Nue, cioè sulla Centrale Unica 112. L'operatore del Nue 112 che riceve la chiamata proveniente dal 118 e che capisce trattarsi di una richiesta di aiuto per emergenza sanitaria, la passa agli operatori sanitari 118 (da domani una ventina di persone e in pianta stabile 36 in tutto) che sanno gestire l'emergenza sanitaria. Si tratta di esperti, in particolare i primi 20 operatori, che cominciano domani, tutti con una vasta esperienza di centrale operativa alle spalle, di 10-15 anni almeno. 

La geo-localizzazione dell'emergenza
Questi esperti gestiscono l'emergenza come si fa oggi, mandando l'ambulanza, l'automedica o l'elicottero nel luogo dove serve. E possono essere molto più precisi di prima. Perché? Perché con il Nue 112, che sfrutta le tecnologie più moderne, si capisce subito da che area geografica del FriuliVg chiama la persona che chiede aiuto. Viene fatta, cioè, una geo-localizzazione: tramite un sofisticato sistema, sia chi telefona con il cellulare che chi chiama con il telefono fisso, viene individuato in un punto della carta geografica. Si capisce con precisione dove si trova e questo permette un tempestivo e preciso invio dei mezzi di soccorso. 

Dove sono i mezzi di soccorso e quando arrivano
In più, sempre grazie alle nuove tecnologie, la centrale Nue parte del 118, conoscerà da domani in ogni momento, in tempo reale, dove si trovano i mezzi di soccorso: in che strade sono, quanto manca all'arrivo sul luogo dell'emergenza, o quanto tempo serve ad arrivare al pronto soccorso e in ospedale, dove intanto vengono attivati tutti i servizi necessari per assistere al meglio la persona ferita, colta da malore o da comunque da curare in emergenza. Questo tracciato in tempo reale dei mezzi oggi non era possibile. 

Più veloci, sparisce il confine
Il nuovo sistema riduce i tempi anche perché non tiene più conto dei confini delle aziende sanitarie ma delle distanze: chi è più vicino parte e soccorre. Quindi, per fare un esempio, le ambulanze di Gorizia possano entrare sul territorio di Udine e viceversa, senza limiti istituzionali e legati alle due centrali, fino a oggi singole e autonome, di Udine e di Gorizia. 

Da domani solo Udine e Gorizia, poi Trieste e Pordenone
Il Nue 112 parte domani solo per Udine e per Gorizia, e per tutto il territorio delle due rispettive province. Entro 7-10 giorni, poi, entrano nel Nue 112 anche Trieste e Pordenone. Tutti possono continuare a chiamare il 118, il 115, il 112 e il 113 come sempre anche se, negli anni, l'obiettivo e quello di abituare le persone a chiamare il solo numero unico 112. 

Grazie a medici e infermieri 
Auguri, in bocca al lupo (e crepi), insomma, a chi va a lavorare in questa nuova centrale, a Palmanova (Udine), la prima in Italia per l'integrazione e il livello raggiunto. Si parte domani perché il sistema è sicuro, con la presenza di operatori del 118 che ci hanno messo l'anima per farla funzionare al meglio. 
Ultimo aggiornamento: 15:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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