Anna, sopravvissuta al cancro, troppo vecchia per lavorare e troppo giovane per la pensione: «Costretta a sgobbare otto ore al giorno per 300 euro al mese in nero»

Giovedì 30 Marzo 2023
Cresce il numero di donne over 50 che non riescono a rientrare nel mondo del lavoro

Ecco un altro capitolo delle storie che parlano di un'Italia divisa tra lavoro rifutato e di chi il lavoro non lo trova. Questa volta diamo voce ad Anna, che racconta il suo essere invisibile: troppo vecchia per lavorare, troppo giovane per la pensione.

Buongiorno,

mi chiamo Anna ho 58 anni, ex malata oncologica con un cancro al seno. Una via crucis tra chemio e radio che vi risparmio di raccontarvi, sono qui a riassumere un po' della mia vita. Sono un tecnico biomedico e tra lavoro nero e dichiarato ho alle spalle, piu di 30 anni di esperienza, purtroppo da 7 anni ho perso il lavoro e mi mi trovo ad essere passata dalla parte degli invisibili. Io per lo Stato non esisto, esisto solo per pagare tutte le utenze, si, in questo caso lo stato sa come trovarmi, sa dove abito, sa come farsi pagare. In questa Italia disastrata dove la burocrazia ci mangia e seppellisce sotto montagne di carte ingiallite dal tempo, dalle lungaggini, mi sento inutile anch'io, umiliata, delusa, sfruttata, vecchia. Si, per questo stato italiano sono vecchia per rientrare nel mondo del lavoro, e troppo giovane per la pensione. Vorrei un lavoro con una paga che mi dia una dignità, che non mi faccia vergognare di dire che a quasi 60 anni sono sfruttata per miseri 300 euro al mese, nemmeno un caffe al giorno.

Tengo a precisare che non percepisco nessun reddito di cittadinanza, nessun bonus, nessuna agevolazione, perché chi risulta essere disoccupato non ha diritto a niente, mentre chi già percepisce un reddito ha diritto ad ogni cosa.

Faccio un esempio, se io avessi percepito il Reddito, avrei avuto diritto al bonus una tantum alle famose 200 euro, se avessi percepito la Naspi, avrei avuto diritto alle 200 euro, dato che non percepisco un niente di niente, non mi danno niente, mi viene da ridere per non piangere, trovo giusto dare aiuto alle famiglie indigenti, i figli vanno sempre tutelati... ma chi non ha avuto questa fortuna per svariati motivi che fa? Deve morire di fame dopo 30 anni di tasse pagate quando ero nel mondo del lavoro, oppure un senza tetto non ha una dignità? Perchè quell'essere umano non esiste?  Perchè io non esisto? Ho sempre adempiuto ai miei doveri da buon cittadina anche indebitandomi per poter pagare le bollette, quando lavoravo ho cercato di fare bene il mio lavoro con dedizione responsabilità e serietà, la malattia purtroppo ha interrotto il mio percorso lavorativo, lo Stato mi dava un indennità di pensione di 256 euro per un cancro al seno. Una vergogna. Al settimo anno mi hanno dichiarata guarita (menomale)  per cui manco la miseria dell'indennità. Mi domando che Stato è questo. La mia fortuna è che non pago l'affitto perché mio padre prima di salire a nuova vita mi ha lasciato la casa. Per il Movimento Cinque Stelle la mattina mi alzo prendo un pezzo di mattone della mia casa, e faccio colazione, cosi per  il pranzo, idem per la cena. Grazie M5S, dai il Redditto di cittadinanza a chi non vuole lavorare. Premetto che ho una dignità,  per cui non condivido questa legge che agevola i parassiti, io mi sono sempre guadagnata la pagnotta con sacrifici, rinunce, e sudore, studiavo e lavoravo, non voglio la carità di nessuno, non voglio fare il parassita, non ci sono abituata, vorrei un lavoro che mi permetta di dire che "esisto".

Dopo 7 anni ho trovato uno sfruttatore faccio 8 ore al giorno e mi danno 300 euro al mese, non ho potuto rifiutare, ho vergogna anche a dirlo, naturalmente il tutto a nero. Un politico 300 euro li spende in dieci minuti. Non vado oltre su questo capitolo, dico solo che siamo tutti bravi a fare parole, ma nessuno riesce a vestire i panni di chi non esiste perchè lo Stato lo ha annientato. Non mi firmo perché non esisto, cosi ha deciso qualcun'altro per me.

Un invisibile stanca di questo andazzo

Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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