Addio a Elena Zizzola,
madre della Fregolotta

Sabato 12 Marzo 2016 di Elena Filini
Elena Zizzola e la "sua" fregolotta
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CASTELFRANCO VENETO - Farina di frumento, zucchero,panna fresca e burro. Un pizzico di sale. Il dolce povero per eccellenza della tradizione veneta ha certo un nome, Fregolotta, ma soprattutto un cognome, Zizzola. Se c'è una figura fondamentale nella costruzione del successo della celebre torta secca, oggi il secondo dolce veneto più importante dopo il pandoro, è quella di Elena Zizzola, 86 anni, mancata ieri mattina a Castelfranco per un attacco di cuore. E la sua vita racconta una delle saghe famigliari più avvincenti della storia dolciaria trevigiana. La storia di una ricetta di incredibile successo, recuperata da una casa patrizia veneziana e diventata un marchio grazie ad un vedovo, una zia e tre orfanelle. Elena Zizzola è infatti , insieme al padre Angelo e alle sorelle Giulia e Tina, di fatto colei che inventò la Fregolotta, mossa apicale di un più ampio recupero artigianale della tradizione dolciaria veneziana e intuizione slow antelitteram della famiglia Zizzola. Figlia di primo letto di Angelo Zizzola e della nobile veneziana Irma Dandolo, rimasta orfana a tre anni di madre, con il padre le sorelle e la zia Evelia, Elena fece le fortune dell'Antico forno Zizzola a Salvarosa, dove lavorò tutta la vita. Come riporta Giuseppe Maffioli, specialista della gastronomia veneta, fu proprio il forno Zizzola di Salvarosa a diffondere la ricetta della fregolotta. L'intuizione fondamentale fu della zia Evelia che, recuperando una ricetta di un'amica che serviva una famiglia veneziana a Mogliano, prima la passò alle tre giovani nipoti, poi le ammaestrò ai segreti del forno, facendo in breve diventare la torta un brand famigliare. E la fregolotta mania non tardò a manifestarsi. Al punto che fu necessario allestire un piccolo laboratorio e, in seguito, rispondere alla sfida di una trasformazione, aprendo uno stabilimento a Fanzolo che ancora oggi, in epoca 2.0, produce la caratteristica fregolotta a livello industriale. Ma insieme alla pasticceria, all'osteria, e al ristorante rinomato per le cacciagioni, le tre piccole orfane, venezianissime nei modi e nell'aplomb, diventarono le madri surrogate della nuova generazione Zizzola. Il padre Angelo sposò, in seconde nozze sposò Antonia Minato, maestra ribelle alle costrizioni della casa e attivista politica. E furono proprio Elena e le sorelle a fare da riferimento ai nuovi 10 figli, passando loro l'amore per la pasticceria secca veneziana. Così il marchio Zizzola si arricchì dei Buranelli e Bussolai. Una vita spesa tra antico forno e fratellastri dunque per le tre Zizzola senior, capisaldi dell'industria famigliare e presidio slow food ante litteram. «Elena era una cuoca strepitosa- ricorda la nipote Floria Zizzola- e per tutta la famiglia un punto di riferimento fondamentale. Noi oggi perdiamo una madre». Nell'ultimo ventennio le sorelle Zizzola-Dandolo, tutte e tre nubili, si erano ritirate da Salvarosa a Castelfranco tra ricordi e foto di famiglia. Ed Elena, ancora vezzosa, aristocratica, guardava crescere i nipoti acquisiti e inorgogliva per la solidità finanziaria della Fregolotta Zizzola.
Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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