Finite le ferie, sotto con il pressing sulla Regione. Turismo e grandi eventi, Pordenone resta ancora indietro

Il finanziamento pro capite più basso di Udine e Gorizia. Serve un colpo di reni

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Finite le ferie, sotto con il pressing sulla Regione. Turismo e grandi eventi, Pordenone resta ancora indietro

Ci sarà da lavorare a testa bassa appena terminate le ferie. Già, perchè il pordenonese Massimo Giordano a capo dell’assessorato del Turismo guidato da Sergio Emidio Bini, oltre a mandare avanti l’importante struttura, potrebbe anche essere fondamentale per far recuperare al Friuli Occidentale importanti quote sul fronte dei finanziamenti per la promozione turistica e i grandi eventi.

C’è subito da dire che l’assessore Bini su questo fronte ha già fatto passi avanti, cercando di riequilibrare i fondi ai territori, ma ancora non ci siamo. Come dire che non è solo nella Sanità che il pordenonese zoppica (leggi meno soldi degli altri), ma anche sul fronte del turismo.


LA TORTA
Non ci sono dubbi, infatti, che la contribuzione più importante che la Regione lancia sui territori a sostegno delle attività è quella legata ai progetti mirati. Si tratta di grandi eventi e promozioni per diverse iniziative. Ovviamente non è l’unica fonte di contribuzione, ma è quella decisamente più sostanziosa, perchè vale 5,5 milioni di euro. Non è poco. Il primo dato che balza agli occhi, leggendo la cifra assegnata ai quattro territori regionali, una volta identificati con le province, è che Pordenone ha la seconda voce. Già, perchè di quei 5.5 milioni, sono arrivati in città e a una quindicina di Comuni che organizzano grandi eventi e fanno promozione turistica, un milione 248 mila euro, contro i quasi tre milioni (2.907 mila) di Udine, i 769 mila di Trieste e i 580 mila di Gorizia. Ebbene, verrebbe da dire, Pordenone è al secondo posto. Vero, guardano, però, la cifra complessiva. Ovviamente il parametro corretto non può essere quella della cifra complessiva. Dividendo, infatti, quanto ricevuto con il numero dei residenti nelle varie province, si ottiene la cifra pro capite. Ossia quanto la Regione (in questo caso l’assessorato ai Bini), affida per singolo cittadino.


RETROCESSIONE
Facendo questo conto - che come detto è quello più corretto perchè ha la stessa misurazione per tutti i territori - ci si accorge subito che il pordenonese “precipita”. Se a Gorizia, infatti, la quota pro capite per abitante è di 4 euro e 21 centesimi e per Udine sale a 5.6 euro (come sempre primeggia), Pordenone si ritrova con 4.03 a testa. Sta peggio Trieste che nel conto singolo scende a 3.37 centesimi pro capite, anche se in realtà il territorio del capoluogo regionale ha altre forme di finanziamento mirato su diversi settori che fanno alzare senza dubbio di parecchio la media per abitante.


LA DIFFERENZA
La prima cosa che balza agli occhi è legata al fatto che Udine, rispetto a Pordenone, si porta a casa quasi un euro e 50 in più pro capite. Vero che ha più Comuni, ma altrettanto vero che nel confronto con i due capoluoghi i grandi eventi sono più o meno alla pari e in ogni caso un euro e 50 in più a testa per residente è effettivamente tanto.


I CAPOLUOGHI
Va decisamente meglio, invece, se si confrontano i singoli capoluoghi di provincia. In questo caso, infatti, Pordenone ha senza dubbio la primogenitura. Già, perchè si porta a casa 587 mila euro, quasi la metà dell’intero finanziamento destinato al territorio che diviso per i residenti fa una quota per abitante di 11 euro. Udine, invece, ha una cifra complessiva di 624 mila euro, per un totale di 6.3 euro a testa. Si prosegue con Gorizia (191 mila euro) con una assegnazione pro capite di 5.7 euro. Infine Trieste che ha un finanziamento di 679 mila euro per una media per abitate pari a 3.4 euro. Da aggiungere che ci sono diversi Comuni, in tutte le province, che non vedono neppure un euro. Insomma, Pordenone si aspetta un colpo di reni

Ultimo aggiornamento: 13:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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