Svastica sulla casa della deportata nei lager, sdegno in Friuli: tutti in piazza

Sabato 8 Febbraio 2020
Un cuore ha coperto la svastica dal profilo "Sei di San Daniele se..."
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SAN DANIELE  - Una svastica disegnata con il pennarello nero accanto alla porta d'ingresso della casa di via Piave a San Daniele del Friuli, dove visse Arianna Szörényi che il 16 giugno 1944 fu prelevata assieme a tutti i suoi cari dalle SS. Fu un delatore a denunciare alle autorità naziste le origini ebraiche della famiglia. È accaduto ieri: la Digos sta raccogliendo elementi e testimonianze per cercare di risalire al responsabile - o ai responsabili - del gesto.



Intanto sono scese  in piazza  le associazioni di San Daniele del Friuli: Associazione per la Costituzione, Agesci, Asdf San Daniele, atToroni, Atlas, Civico Comitato Guarneriano, Leggermente, Lions San Daniele, Mo.VI, Officine d'Autore, Servi di Scena, Sinthonya, Università per tutte le età del Sandanielese, il parroco di San Daniele, monsignor Sergio De Cecco, e il sindaco Pietro Valent.

IL GOVERNATORE 

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, manifesta la propria vicinanza ad Arianna Szorenyi, deportata ad Auschwitz nel 1944, vittima del grave episodio di intimidazione e intolleranza a sfondo antisemita.
Oltre ad auspicare «l'immediata individuazione dei responsabili», riferisce una nota, il presidente Fvg ha espresso «il proprio vivo rammarico per un gesto che ferisce nel profondo una comunità come quella del Friuli Venezia Giulia già duramente messa alla prova dai tragici eventi del Novecento, che non avverte alcun bisogno di ulteriori momenti di divisione».
Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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