Emergenza medici: solo una giovane dottoressa risponde all'appello per 35 posti mancanti

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di M. A.
Emergenza medici: alla chiamata dell'Asfo solo una giovane dottoressa risponde all'appello per 35 zone carenti

Il meccanismo dovrebbe aiutare il territorio a tamponare uno dei problemi che affliggono maggiormente la sanità: la carenza di medici di medicina generale. Il problema? Non funziona assolutamente. Lo dicono i numeri. Alla chiamata urgente dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, infatti, ha risposto solamente un dottore.

Anzi, una dottoressa di 28 anni, quindi laureata da non molto. I posti da coprire, invece, erano 35, pari alle zone carenti del territorio pordenonese.

 
I FATTI
L’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale cerca medici di medicina generale. E purtroppo non è una novità. Il meccanismo sul quale si contava per mettere un freno all’emorragia, questa volta era quello dei trasferimenti: spostamenti di medici di medicina generale da altre aziende sanitarie oppure all’interno dello stesso territorio per coprire le zone carenti. Non nuove assunzioni, quindi, ma movimenti urgenti per andare a tamponare le emergenze nelle varie zone rimaste senza gli ambulatori del medico di base. Entro la data di scadenza fissata dal procedimento, però, all’attenzione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale è pervenuta un’unica domanda di trasferimento, da parte della dottoressa Laura Papais, con la quale la stessa chiede di partecipare all’assegnazione degli ambiti territoriali carenti di medico del ruolo unico di assistenza primaria ciclo di scelta per l’ambito territoriale di Pordenone. I posti disponibili per il trasferimento risultavano essere 12, mentre in totale le zone carenti nell’AsFo sono 35. Di cui solo uno coperto grazie ai trasferimenti. 


IL QUADRO
Nella sola provincia di Pordenone, con un’emergenza che si fa più violenta se si prende in considerazione l’area montana e pedemontana, sono 50mila i cittadini ancora senza un medico di medicina generale. Persone costrette a girovagare per trovare assistenza sanitaria. Persone spesso anziane, con ridotte possibilità di spostarsi. I dati sono forniti direttamente dal presidente dell’Ordine dei medici, Guido Lucchini. Sono quasi 40, nei due territori più grandi del Friuli Venezia Giulia, i medici di medicina generale che lasceranno il loro ambulatorio nel corso del 2023. 


LA PREOCCUPAZIONE
Chi già nei primi mesi dell’anno, chi nella seconda metà. Cambia poco: si aprirà un problema enorme per la sanità territoriale e per l’assistenza ai pazienti. Si tratta del dato più alto degli ultimi dieci anni, con circa 55mila pazienti che rimarranno almeno provvisoriamente a piedi. Da Aviano a Brugnera, ma nella cartina delle criticità c’è anche Pordenone. In allarme pure Roveredo, mentre in provincia di Udine il problema è sparso su tutto il territorio, dalla montagna al mare, con numeri che seguono la proporzione degli abitanti. Attualmente, ogni medico di medicina generale gestisce dai 1.500 ai 1.700 pazienti. Non si è ancora arrivati all’estensione ulteriore del massimale fino alla quota di 1.800 assistiti. Ma i conti non sono difficili da fare: come minimo, il 2023 per il Friuli Venezia Giulia rappresenterà l’anno in cui circa 55mila pazienti (ma si arrotonda purtroppo per difetto) si ritroveranno improvvisamente senza il loro storico medico di medicina generale. 

Ultimo aggiornamento: 19:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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