Successo del soccorso in grotta
Speleologo salvo dopo 11 giorni

Giovedì 19 Giugno 2014
GROTTA RIESENDING - L'uscita del ferito (ph Berwacht Bayern)
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GROTTA RIESENDING (Baviera) - Dopo oltre 11 giorni, pari a 275 ore, Johann Westhauser, 52 anni, speleologo di Stoccarda vittima di un grave incidente alla profondità di -980 m nella grotta Riesending-Schachthöhle oggi, poco prima di mezzogiorno, è arrivato in superficie grazie all'impegno congiunto dei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e dei servizi di soccorso speleologico austriaco, svizzero, tedesco e croato.

Complessivamente nei soccorsi sono state impegnate oltre 700 persone.

Alle 13.11, con l'uscita dalla grotta dell'ultimo soccorritore, si sono concluse le operazioni di soccorso. I tecnici che si sono avvicendati in questi giorni nelle operazioni di salvataggio sono stati elitrasportati e raccolti al campo base allestito in una caserma dell'Esercito. Con l'ultimo elitrasporto, alle 14.30, le operazioni sono state dichiarate ufficialmente chiuse.

Alle operazioni hanno partecipato, per il team italiano, 109 tecnici del Cnsas organizzati su più turni di lavoro. Di loro ben 29 sono stati quelli appartenenti alla Delegazione Fvg. Dividendosi in più squadre, non hanno esitato ad accorrere sulle montagne bavaresi al confine con l'Austria per portare soccorso allo speleo infortunatosi all'1:30 dell' 8 giugno alla profondità di -980 m nella più grande grotta della Germania.

I tecnici italiani hanno lavorato ciascuno per decine di ore senza interruzione movimentando la speciale barella col ferito in tutti i tratti profondi e pericolosi della grotta. Un contributo determinante alla sopravvivenza del ferito - che oltre a gravi traumi alla testa aveva anche un braccio che non riusciva a muovere - è stato dato da tutti i tecnici coinvolti nell'accudire l'infortunato e dai 5 medici e 3 paramedici del Cnsas - tutti esperti in soccorso medicalizzato in ambiente ostile.

I membri dell'equipe della Commissione Medica del Cnsas sono stati i primi a raggiungere e medicalizzare il ferito e a seguirlo per tutto il percorso di evacuazione fino a pochi metri dall'uscita.

Lo speleologo infortunato è finalmente in salvo, ma l'intervento e la mobilitazione del Cnsas e del team internazionale di soccorso è proseguita senza interruzione finché l'ultimo tecnico non è uscito dalla grotta Riesending-Schachthöhle ed elitrasportato al campo base.

Umberto Martini, presidente nazionale del Cai, il Club alpino italiano, ha elogiato il lavoro dei 109 tecnici del Cnsas «che hanno risposto al meglio alla richiesta di aiuto che era arrivata dalla Germania». Il soccorso, uno dei più impegnativi mai effettuati, è stato oggetto di servizi anche da parte dell'inglese Bbc e di The New York Times.

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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