Pordenone Pedala: in cinquemila corrono in bicicletta, ma salta la pastasciutta

Martedì 31 Agosto 2021 di Nazzareno Loreti
Domenica la pordenone pedala, ma senza la pastasciutta

PORDENONE - Grande attesa per la 48. edizione della Pordenone Pedala. La cicloturistica più famosa d’Italia riproporrà nel frangente il percorso, non disputato del 2020 a causa della pandemia. I partecipanti dovranno avere il green pass, ma sembra che nemmeno il vaccino e le misure di sicurezza adottate abbiano dato agli organizzatori la possibilità di distribuire la pastasciutta, dopo l’arrivo in Parco Galvani. 
 

LA PASTASCIUTTA
“Purtroppo è così - afferma Luigi Tomadini, presidente dell’Associazione - ma se non dovessero concederci il permesso avremmo in serbo delle alternative. Prefetto e questore hanno espresso forti perplessità per la distribuzione della pasta”. Una possibilità potrebbe essere il doppio panino alla sosta intermedia. “Nelle prossime ore avremo una riunione proprio per decidere il da farsi - prosegue l’imprenditore naoniano - al parco Galvani verranno distribuito le coppe per i bambini e per il gruppi tutto nel rispetto delle norme Covid. Ancora in dubbio l’elezione della miss. Sarà comunque una festa, in quanto il parco Galvani rimarrà per tradizione il miglior finale dell’evento”. 
 

IL SALVATAGGIO
E’ stata in ogni caso salvata la manifestazione 2021. “Questo sicuramente, anche se c’è un po’ dispiacere - sottolinea - in quanto abbiamo assunto tutte le misure di sicurezza possibili a cominciare dal green pass e dal tampone per chi non è vaccinato. Ci siamo adeguati con scrupolosità”. Oltre al green pass e al tampone, da rilevare che gli organizzatori daranno in omaggio, ai partecipanti anche una mascherina e ne avrà a disposizione altre duemila per eventuali emergenze. La voglia di ripartire è tanta, ma non mancano gli ostacoli. In attesa della risposta definitiva per la distribuzione della pastasciutta finale hanno assicurato la loro adesione anche i militari dell’Ariete con le loro cucine da campo. La partenza avverrà quindi in piazza Risorgimento, poi nel cuore della città attraverso piazza Duca D’Aosta, via Cavallotti, Piazza XX Settembre, corso Vittorio Emanuele, ponte di Adamo ed Eva e prima della tappa intermedia a Pasiano in una spazio verde, di fronte alla vecchia Meson’S, ci sarà il passaggio dei cicloturisti attraverso lo storico Mobilificio San Giacomo, in attività dal 1968. Un’azienda simbolo per la cosiddetta “zona del mobile”. 
 

NEL MOBILIFICIO
Un passaggio attraverso la fabbrica, divenuto, con l’avvento di Tomadini, una tradizione per scoprire non solo la cultura e la natura del territorio ma anche le eccellenze industriali del luogo. L’altra novità, oltre al colore azzurro scelto dagli organizzatori per l’edizione numero 48, anche la medaglia che vedrà su una facciata l’effigie di Demetrio Moras. Definita anche la partenza di fronte al municipio. Nel ritorno è previsto un giro sulle strade del paese, poi verso Sant’Andrea, nei pressi di via Demetrio Moras, Tiezzo, Corva per raggiungere Pordenone. 
 

IL RICORDO
La scelta del comitato è stata presa per rendere omaggio all’amministrazione comunale pasianese che ha intitolato una strada a Demetrio Moras, indimenticato patron della cicloturistica. “Proprio così - conclude Tomadini - dopo l’intitolazione dello slargo a Pordenone, all’interno di piazza Risorgimento, Pasiano ha voluto ricordare Demetrio a Sant’Andrea, vicino alla chiesa, quindi in una zona centrale e ben visibile.

Di conseguenza mi è sembrato giusto che la cicloturistica passasse proprio per quella via. A suo tempo avevamo avanzato la proposta al comune pasianese e l’accoglienza dell’amministrazione, è stata immediata. Per questo ci siamo impegnati per riproporre l’evento anche nel 2021”. 

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