PORDENONE-UDINE - Il cantiere del nuovo ospedale di Pordenone va avanti, in estate dovrebbero entrare i primi pazienti, ma grazie soprattutto a "mamma" Regione che anticipa i fondi che dovrebbero arrivare da Roma per coprire gli aumenti dei costi per il caro prezzi degli ultimi due anni. L'ultima pezza in ordine di tempo è di questi giorni e sfiora i due milioni, destinati a coprire i maggiori oneri per la realizzazione degli impianti elettrici. È la sesta istanza partita dall'AsFo per poter far fronte alla lievitazione delle spese conseguente all'aumento dei costi delle materie prime e dell'inflazione, rincari che si sono fatti sentire già dallo scorso anno. Il punto è che a pagare dovrebbe essere lo Stato, precisamente il Ministero delle Infrastrutture con le risorse destinate proprio a coprire i rincari subiti dai cantieri pubblici ma, per ora, solo una piccola quota di quanto necessario è arrivata a Pordenone da Roma.
IL CONTO
Nel 2022 è partita la prima istanza per 2,3 milioni e il Ministero ha risposto mandando un assegno da 1 milione 180mila euro; a questa ne è seguita un'altra, ben più cospicua, da 11,3 milioni, che non ha ancora avuto risposta.
IN AULA
Cifre che a Pordenone si mettono in riga proprio nelle ore in cui in Consiglio regionale è stato approvato il corposissimo articolo della Finanziaria regionale 2024 dedicato alla sanità e all'assistenza sociale del Friuli Venezia Giulia, ben 3,181 miliardi per il sistema salute, più della metà dell'intera legge di Stabilità all'approvazione dell'Aula. «Abbiamo realizzato una manovra di fine anno importante», ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, sottolineando che la cifra messa a bilancio rappresenta quasi il 10% di risorse in più rispetto allo scorso anno con una capacità di programmazione fin dall'inizio dell'esercizio mai accaduto in precedenza. Sono in aumento gli investimenti a favore del sociale, della disabilità, delle case di riposo e degli anziani non autosufficienti, del contrasto alla violenza sulle donne, del Fondo per l'autonomia possibile», ha elencato, indicando al contempo i prossimi obiettivi. «Non dobbiamo però fermarci agli stanziamenti ha detto -. Il nostro sistema ha bisogno di una grande operazione di riqualificazione». E più ancora nel dettaglio: «Non è accettabile prevedere maggiori risorse senza vedere un miglioramento dei servizi erogati. Andranno pertanto prese decisioni difficili che nel breve periodo potranno riscuotere anche scarso consenso ha sostenuto -. I dati dimostrano che più personale e più finanziamenti non sono più sufficienti. Il sistema - ha proseguito - ancora oggi è organizzato per una società che è cambiata e i nodi stanno arrivando al pettine». Nelle cinque ore di discussione attorno a questo articolo della legge di Stabilità, sono stati approvati due emendamenti di peso rispetto a quanto già previsto dall'articolato: sei milioni per i lavori nella casa di riposo di Mortegliano flagellata dal maltempo di quest'estate e 500mila euro per il sostegno alle gestanti in difficoltà.