Andrea, morto nel letto a 23 anni. Gli ultimi giorni a Verona con la fidanzata, poi la tragedia

Domenica 20 Febbraio 2022 di Alberto Comisso
Andrea Vestri

PORDENONE - Un ragazzo perbene. Educato, solare, sempre ben vestito. Una persona alla mano, di cui potersi fidare. «Del resto quando cresci insieme a qualcuno, poi si diventa come fratelli. O addirittura meglio». Nel pensiero di Valentina Morettin è racchiuso il bene che gli amici volevano ad Andrea Vestri, il 23enne di Villanova trovato morto venerdì mattina nella sua camera da letto dalla madre. La giovane età impone una serie di accertamenti per capire le cause di un decesso così prematuro. A stabilirle sarà l'autopsia disposta dal sostituto procuratore Andrea Del Missier. Mentre la Squadra Mobile sta continuando ad indagare sulla vita privata di Vestri, un'intera comunità si è stretta al dolore della famiglia e della fidanzata Valentina, con la quale Andrea aveva trascorso gli ultimi due giorni a Verona.

Una gita spensierata nella città degli innamorati, poi il dramma.

Andrea Vestri, la morte: cosa è successo?

Andrea stava bene, non aveva problemi di salute. Aveva ricevuto entrambe le vaccinazioni contro il Covid-19 e il mese prossimo avrebbe fatto il richiamo. L'ultimo contatto con la madre risale all'ora di cena di giovedì. È stata lei stessa il giorno seguente, poco prima di mezzogiorno, ad andare a chiamarlo in camera. Pensava stesse ancora dormendo e ha provato a svegliarlo. Il figlio, però, non dava segni di vita. Allora ha cercato di scuoterlo, ma Andrea giaceva esanime sul letto. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario, accorso a sirene spiegate a Villanova, in via Goldoni. Poco dopo al pronto soccorso di Pordenone è stato dichiarato il decesso provocato da un arresto cardiaco.


Chi era la vittima

Gli amici, quelli di sempre, non vogliono credere che Andrea non ci sia più. Non si danno pace e ieri si sono dati appuntamento a Villanova, dove il 23enne abitava con la madre Tatiana e la nonna (il padre Alberto è morto per un improvviso malore nel 2015). Il fratello, che vive in Spagna e fa il fotografo, sta rientrando a Pordenone. Difficile per gli amici trattenere le lacrime. Soprattutto chi con Andrea si sentiva quotidianamente ed era cresciuto insieme. Come Valentina Morettin, rimasta sconvolta dalla notizia: «Di ragazzi come lui è difficile trovarne: sempre con il sorriso enorme sul volto, sempre un buon pensiero per tutti, sempre di compagnia. Un ragazzo di buona famiglia, sono cresciuta con lui tra Festa in Piassa, luna park, serate e ritrovi sul greto del fiume». Andrea ci teneva molto al suo look. Amava vestirsi bene e seguiva molto la moda.


Dove lavorava

Da qualche tempo lavorava come corriere espresso per Amazon: era molto contento di questo nuovo impiego. Diplomato allo Ial come addetto alle vendite, aveva sempre lavorato nonostante gli impegni scolastici. Poi si era fatto le ossa al Planet Fun di Zoppola: «Per noi - il commento di una dipendente - era come un figlio». «Per me - ricorda commosso un amico -, Carlo Balsamo era come un fratello. Mi è stato sempre vicino, anche nei momenti più difficili e, sebbene non avessimo più i contatti di un tempo, lo porterò per sempre nel mio cuore: gli ho voluto un gran bene». Una persona solare, con la quale c'era sempre un'occasione buona per ridere e scherzare. «Quando si finiva di lavorare - Carlo si commuove - ci trovavamo quasi sempre per un aperitivo. Abbiamo trascorso i momenti migliori insieme: dalle serate in discoteca al The Room di Gaiarine alla vacanza a Berlino: Andrea era unico, sempre con il sorriso in bocca». Adesso restano soltanto i ricordi impressi nelle mente di chi ha avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo.

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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