PORDENONE - Dopo sette lunghissimi giorni di passione, si conclude oggi la settimana più “bagnata” dell’ultimo mezzo secolo di storia della montagna pordenonese.
CAMPONE
La località della Val Tramontina resta in difficoltà e raggiungibile solo dai mezzi di emergenza: sia in direzione di Meduno, sia verso Pradis, ci sono piante schiantate sotto il peso della neve. I pochi abitanti non hanno problemi, ma Vigili del fuoco e Protezione civile hanno pronto un piano per evacuare le persone (eventualmente in elicottero) che presentassero problemi di salute. Anche ieri sera un equipaggio dei pompieri è salito per rimuovere un albero che si era adagiato a una casa. Non è andata meglio a Clauzetto, che ha vissuto una notte da incubo. Decine le abitazioni che tra martedì e ieri sono rimaste senza corrente e senza collegamenti telefonici e Internet. Del resto, in alcune aree dell’Alta Val Cosa la neve ha raggiunto gli 80 centimetri: volumi che da queste parti, a inizio dicembre, non si vedevano da decenni. “La situazione sta lentamente tornando alla normalità - ha assicurato il sindaco Flavio Del Missier - anche nelle borgate più alte che hanno accusato i problemi principali”. Si tratta di casolari che sono rimasti di fatto isolati.