Mercato, Salvador alla Ceolin: «Non retrocedere, le bancarelle devono andare in piazza Motta»

Martedì 6 Giugno 2023 di Ldf
Mercato cittadino Pordenone

PORDENONE - «Spero vivamente che l'assessore Elena Ceolin non retroceda di un millimetro sulla scelta di ripristinare il mercato in piazza della Motta e secondo il percorso previsto». A dirlo senza ombra di dubbi è il consigliere comunale dell'opposizione, Marco Salvador, eletto con la Civica. La questione è tornata prepotentemente a galla per il fatto che gli ambulanti hanno risposto in maniera negativa all'invito dell'amministrazione di occupare anche quella parte della città.
«Quel percorso - va ancora avanti Salvador - non solo aveva visto il parere favorevole delle opposizioni, ma consentiva di ripristinare lo storico circuito del mercato ambulante e salvaguardare la presenza del mercato stesso in piazza Risorgimento dove è giusto mantenerlo visto che è stato l'unica soluzione che ha avuto successo per riqualificare l'altra piazza di Pordenone. Piazza della Motta, invece, è il fulcro dell'identità della città da secoli, il mercato si svolge al suo interno, purtroppo i lavori di riqualificazione voluti, imposti e governati dall'oramai ex assessora Cristina Amirante sono un disastro - attacca il consigliere comunale civico - sotto gli occhi di tutti e perfino nella maggioranza ne sono consapevoli anche se nessuno ha il coraggio di dirlo pubblicamente».
«Sottrarre il mercato cittadino definitivamente a questa parte della città significherebbe allontanare la cittadinanza ancor di più dal fulcro non solo commerciale di Pordenone ma anche politico, culturale e soprattutto identitario. Sarebbe un risultato inedito e preoccupante perché rischia di essere poi difficilmente correggibile. Quindi l'assessora Ceolin avrà tutto il nostro appoggio se e affinché il mercato in piazza della Motta possa decollare positivamente».
Ma "scendere il campo è anche il Pd, con il consigliere Francesco Saitta. «Prima si sperava nella Regione, ora siamo al Governo. Di certo c'è la direttiva europea che è chiara così come è chiaro che la giunta del Comune di Pordenone diretta dal sindaco Alessandro Ciriani sia in un vicolo cieco da cui non riesce a spostarsi». Francesco Saitta, consigliere del Partito Democratico, va giù duro. «L'assessora Elena Ceolin - spiega - ha tra le mani un grosso problema lasciato in sospeso dal suo predecessore. In prima battuta si è voluto scaricare la responsabilità delle proprie scelte con la promessa di una soluzione da parte della Regione, che ha rimandato la palla indietro all'amministrazione comunale. Ora pare si interessi addirittura il Governo, con il rischio di dover tornare sui propri passi e ridiscutere una delibera che era stata approvata all'unanimità in Consiglio Comunale, ma che evidentemente non era stata ben preparata con i portatori di interesse che più erano coinvolti dalle conseguenze della decisione».
Il consigliere non si ferma. «Davvero bisogna chiudere il tempo delle giustificazioni e degli slogan, ora sono necessari i fatti. Comunque vada al momento la situazione presenta criticità che questa amministrazione non sembra in grado di risolvere, mostrando ancora una volta difficoltà che diventano problemi per i cittadini, gli ambulanti in particolare in questo caso».
Resta il fatto che la partita del mercato di Pordenone è ancora tutta da giocare è lo si farà su due campi.

Il primo quello del bando, già fatto e con le lettere chiuse in cassaforte. Un aspetto complicato perchè c'è di mezzo l'Unione Europea che chiede di applicare la Bolkestein. Un gioco ancora aperto, in ogni caso, che però si dovrà concludere entro la fine dell'anno. La seconda partita è quella di piazza Motta. Un punto di domanda che preoccupa l'assessore perchè gli ambulanti sembrano determinati a non andarci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci