Maltempo, fango dai rubinetti: ventimila famiglie senz'acqua. E scattano nuovi divieti

Domenica 5 Novembre 2023
Fango dai rubinetti

PORDENONE-UDINE - Approfittando del ritorno temporaneo del sole, è stata una giornata da conta dei danni quella di ieri, 4 novembre, in provincia di Udine, dopo l'ondata di maltempo di giovedì e venerdì che ha provocato allagamenti, esondazioni, frane e smottamenti.

Tutte le situazioni più critiche sono state risolte mentre rimane il problema in diversi comuni dell'acqua non potabile.

ORDINANZE IN VIGORE
Hanno lavorato e stanno ancora lavorando sin da venerdì i tecnici dell'acquedotto Poiana per risolvere il problema dell'intorbidimento dell'acqua che ha coinvolto circa 20mila persone tra Cividale del Friuli, Moimacco, Premariacco e Buttrio. Ma a causa del livello del Natisone, ancora alto, è difficile capire e individuare il danno alle condotte. Bisognerà aspettare che rientri la piena del fiume per poter effettuare un sopralluogo e individuare il danno. Un primo passo per risolvere la torbidità dell'acqua, dovuta all'eccezionale ondata di maltempo, è stato fatto attraverso lo svuotamento e la pulizia del serbatoio di monte Bovi oltre che delle condutture. Se a Cividale gli effetti del lavoro fatto si possono vedere, ci vorrà più tempo per le utenze di Moimacco, Premariacco e Buttrio dove lo stesso ente gestore fa sapere che l'emergenza idrica verrà considerata conclusa al ricevimento degli esiti delle analisi di laboratorio effettuate: «Invitiamo pertanto la popolazione alla pazienza anche per la giornata di oggi, domenica, nella quali resta consigliabile non fruire della risorsa idrica per uso alimentare senza preventiva bollitura». Da parte sua l'altro gestore provinciale, il Cafc, conferma la medesima misura per i residenti di Forgaria nel Friuli (capoluogo, Cornino, San Rocco), Paluzza, Tolmezzo (Terzo, Lorenzaso e Casanova) e Pulfero (località Spagnut).

CHIUSURE
Anche ieri le scuole sono rimaste chiuse a Forgaria nel Friuli, lo ha deciso in via precauzionale, il sindaco Pierluigi Molinaro dopo gli eventi atmosferici che hanno colpito il comune e le sue frazioni la notte scorsa. Ieri nuovi sopralluogo con i tecnici della Protezione civile regionale e gli ingegneri di Edr per una prima valutazione dei danni. Smottamenti, frane, allagamenti hanno impegnato gli uomini della Protezione civile comunale e dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza il territorio. È stato risolto il problema dell'isolamento della frazione di Cornino dove era stata evacuata una famiglia con gli animali a causa dell'esondazione di un torrente. Sono continuate le pulizie e i ripristini anche in comune di Trasaghis, in particolare ad Avasinis dove l'acqua ha raggiunto gli 80 centimetri invadendo le strade e allagando le case. Ingenti i danni pure a Ragogna con case e condomini allagati, smottamenti e frane che hanno lambito alcune abitazioni. Grazie al lavoro della Protezione civile ed ai tecnici di Edr è stata riaperta la strada ex provinciale 5 che da Ragogna porta a Pinzano.

SULLA COSTA
Tronchi, ramaglie, alberi. Si presentavano così ieri mattina le spiagge di Lignano e Grado, ultima fermata dei detriti trasportati dalla forze delle acque dei fiumi, del Tagliamento in particolare, che dopo aver fatto nuovamente paura a Latisana, è rientrato nei ranghi. Alla foce per poco il fiume non è esondato con il rischio di allagamento di una zona densa di attività economiche. Sul posto hanno tenuto alta la guardia diversi volontari della protezione civile. Sulla spiaggia è ingente la quantità di legname e detriti vari trasportati. Si parla di un possibile costo di quasi 4 milioni per il ripascimento della spiaggia erosa dalle mareggiate, ma un bilancio definitivo non si può ancora fare. I "geotubi" installati da qualche anno fuori stagione sotto la spiaggia sono rimasti intatti almeno a Sabbiadoro e hanno svolto la loro funzione ovvero ridurre l'entità dei danni mentre è ancora tutta da verificare la tenuta strutturale del Faro rosso.
 

Ultimo aggiornamento: 18:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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