Maltempo, la quiete in Veneto e Friuli Venezia Giulia dura poco. Nuova allerta: in arrivo pioggia, temporali e forte vento

Acqua alta a Venezia, domenica 5 in funzione il Mose

Sabato 4 Novembre 2023 di Redazione web
Maltempo (foto di archivio)

Il sole di queste ore è solo passeggero. L'ondata di maltempo che ha attraversato il Veneto e il Friuli Venezia Giulia negli ultimi due giorni non è ancora finita e già dal pomeriggio di oggi, sabato 4 novembre, c'è un peggioramento con piogge, temporali e vento fino a domani. Nel primo pomeriggio la Regione Veneto ha diramato una nuova allerta per un un ulteriore veloce impulso perturbato che transita velocemente sulla regione tra la serata di oggi e il primo mattino di domani.

E lo stesso ha fatto la Regione Friuli Venezia Giulia che ha diramato un'allerta arancione.

VENETO

Il bollettino con le previsioni dell'Arpav annuncia precipitazioni diffuse sulle zone centro settentrionali, sparse altrove, anche con qualche rovescio o locale temporale. Fenomeni in esaurimento entro il primo mattino. Localmente saranno possibili quantitativi di pioggia di una certa consistenza specie sulle Prealpi, ma l’entità complessiva delle precipitazioni sarà significativamente inferiore a quella dei due eventi di questa settimana. Limite della neve inizialmente intorno a 1500-1800, in rapido rialzo specie sulle Prealpi, più contenuto sulle Dolomiti. Tra la serata di sabato e le prime ore di domenica temporaneo rinforzo dei venti meridionali. I bollettini sono stati emessi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione a partire dalle ore 14 di oggi e fino alle ore 15 di domani, domenica 5 novembre. 

Le previsioni

Fino al pomeriggio di oggi sereno o poco nuvoloso, con repentino aumento della nuvolosità nel tardo pomeriggio e nella sera. Le precipitazioni assenti nella giornata, ma dal tardo pomeriggio e sera con alta probabilità in aumento (75-100%), si tratta di precipitazioni che vanno da sparse a diffuse, ma anche a carattere di rovescio o temporale. Il maltempo interessa in modo più consistente Prealpi e Pedemontana. Limite della neve intorno a 1600- 1800 metri sulle Dolomiti, 1900-2100 metri sulle Prealpi.

Venti

Le temperature registrano una lieve diminuzione in montagna e le minime in pianura, dove le massime, invece saranno in leggero locale aumento. I venti in quota, inizialmente moderati, in intensificazione fino a diventare forti. Sull'entroterra pianeggiante deboli e moderati, in prevalenza nord-orientali, variabili a cavallo delle ore centrali. Sulla costa e sulla pianura meridionale variabili, in intensificazione dai settori meridionali in serata fino a diventare moderati o anche forti. Il mare rimane mosso.

Acqua alta, domenica 5 in funzione il Mose

Il Centro previsioni e segnalazioni maree del Comune di Venezia segnala per domenica 5 novembre, in concomitanza con il peggioramento delle condizioni meteo, la nuova attivazione delle paratoie del Mose. Alle 6.30 del mattino sono infatti previsti in città 130 centimetri di marea. Permarranno condizioni favorevoli al fenomeno dell'acqua alta fino a lunedì 6 novembre. 

FRIULI VENEZIA GIULIA

Una nuova allerta meteo è stata diramata dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia in vista dell'ondata di maltempo attesa per le prossime ore in regione. L'allerta sarà in vigore dalla mezzanotte alle 15 di domani; sarà gialla nella parte occidentale e sui monti, arancione a Trieste, Gorizia e Udine.

A partire da questa sera e fino a domani mattina, spiega la Protezione civile, un veloce fronte interesserà la regione con flussi umidi da sud-ovest in quota. Da stasera sono previste piogge diffuse da deboli a moderate con vento sulla costa moderato da sud e deboli nevicate inizialmente a partire da 1.300-1.600 metri circa, localmente a quote inferiori.

Nella notte sono probabili locali piogge intense sulla fascia orientale con possibili rovesci o temporali che potrebbero interessare anche la Bassa pianura e l'Isontino e quota neve in rialzo fino a 2mila metri circa. Sulla costa soffierà vento da sostenuto a forte, poi in veloce rotazione a Libeccio. Probabili mareggiate nella notte sulle coste esposte e poi acqua alta. Vento sostenuto da sud anche in quota, specie sulle Prealpi Giulie. Nel corso della mattinata è previsto un generale miglioramento con venti in calo.

Il bollettino Arpa Friuli Venezia Giulia: sabato l'afflusso di correnti più secche in quota garantirà maggiore stabilità, tuttavia, a partire dalla sera e fino a domenica mattina, una nuova depressione interesserà la regione con flussi umidi da sud-ovest in quota. 

Anche in Friuli Venezia Giulia il sole della mattina di oggi sarà quindi sostituito nel pomeriggio da un cielo nuvoloso con l'arrivo di pioggia prima moderata e più intensa già nella notte. Lungo la costa la mareggiata rimane consistente e nel pomeriggio si intensificano anche i veneti. Dalla sera piogge diffuse da deboli a moderate a partire da ovest, in aumento nella notte tra sabato e domenica; nevicate deboli a partire da 1300-1600 metri circa, localmente a quote inferiori. Sulla costa dal tardo pomeriggio vento moderato da sud, in rinforzo nella notte.

Domenica

Il maltempo perdura anche nella mattinata di domani, domenica 5 novembre, con piogge anche intense. La neve si farà vedere da quota 2mila metri. Mentre lungo la costa soffieranno venti anche forti. Il bollettino di Arpa Fiuli Venezia Giulia annuncia probabile acqua alta. La situzione dovrebbe normalizzarsi già nel pomeriggio.

Fiumi in piena: il livello dell'acqua scende

È in miglioramento la situazione delle piene dei fiumi in Veneto, e fino alla serata di oggi si prevede il transito delle piene in atto verso valle. Le precipitazioni della notte dovrebbero causare dalle prime ore di domani degli innalzamenti a partire dalle sezioni montane e pedemontane, ma non si prevedono incrementi che produrranno criticità. Lo riporta l'ultimo bollettino della Protezione civile regionale. Per quanto riguarda il fiume Adige, il livello a Verona (+0.98 m) è sceso sotto la seconda soglia, ed è in lenta crescita oltre la seconda soglia a Boara Pisani (+2.10 m). Per il bacino Agno-Guà-Fratta-Gorzone, il colmo sta transitando con livelli inferiori alla prima soglia di allerta. Sul fiume Brenta il colmo è già transitato nella sezione di bassa pianura con livelli in calo. Sul fiume Bacchiglione e sul fiume Piave i livelli sono scesi sotto la prima soglia in tutte le sezioni. Sul fiume Livenza i livelli sono in lento calo e a valle i livelli sono in lenta crescita. Sul fiume Tagliamento i livelli sono in calo in tutte le sezioni, a Latisana (Udine) il livello (+5.66) è sceso da poco sotto la seconda soglia. ​

NEL RESTO D'ITALIA

Dopo la tragica alluvione che ha colpito la Toscana e le piogge abbondantissime che sono cadute su tutto il Nord Italia, è in arrivo l'ennesima perturbazione atlantica. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it
ora pone l'attenzione sulla saturazione del terreno. Infatti, oltre ai danni alle infrastrutture queste piogge hanno saturato i terreni e ciò significa che non sono più in grado di assorbire ulteriori precipitazioni. «Tutto ciò si traduce in un aumento del rischio di nuovi allagamenti; l'acqua infatti rimane in superficie senza infiltrarsi, dilavando i terreni e aumentando il rischio di frane e smottamenti. L'acqua poi andrebbe ad ingrossare ulteriormente i fiumi. Con riferimento alla martoriata Toscana, basta ricordare la terribile alluvione del
1966 (avvenuta proprio tra il 4 e il 5 novembre) per capire il rischio che si potrebbe correre». La perturbazione del weekend inizierà a bagnare le regioni settentrionali nel corso di sabato pomeriggio e, verso sera,
colpirà pure la Toscana, con precipitazioni abbondanti o molto abbondanti sempre sulle stesse zone, ovvero Liguria di levante, Toscana settentrionale, settori alpini, prealpini e Friuli Venezia Giulia.

Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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