Lavanderia come un bivacco, gruppo di giovani nel mirino. La titolare: «Qui è un disastro»

Martedì 13 Giugno 2023 di Denis De Mauro
Lavanderia come un bivacco, gruppo di giovani nel mirino. La titolare: «Qui è un disastro»

SPILIMBERGO - È ormai un problema quotidiano, quello ripresentatosi domenica mattina alla titolare del Lavapiù di via Cavour. «Non erano nemmeno le 9.30 quando una cliente mi ha chiamato avvisandomi che nel negozio c'era il disastro».


L'ALLARME
Per l'ennesima volta un gruppo di ragazzini aveva usato la lavanderia self service come punto di ritrovo e svago.

Il risultato è stato: confezioni di cibo (formaggio) aperte e abbandonate sui tavoli che dovrebbero servire per posare i vestiti da lavare o lavati, immondizia sparsa e un pavimento appiccicoso, come vi fosse stata rovesciata una bevanda, racconta Belinda che di lavanderie da tenere d'occhio ne ha cinque: «È un bel po' che questa storia va avanti, non c'è un solo gruppetto, sono parecchi, ognuno da almeno 6 o 7 ragazzi, spesso non hanno più di 15 o 16 anni». Belinda non ha dubbi: «Non sanno dove andare e si ritrovano in lavanderia. Lasciano sempre sporco, quando la loro presenza non finisce col spaventare clienti». Non che si siano mai mostrati aggressivi, finora, ma certo la preoccupazione è comprensibile e di sicuro la lavanderia non è il posto dove trascorrere il sabato sera.


LE AZIONI
«Ho avvisato della situazione la polizia locale: sono stati gentilissimi, sono anche andati a controllare più volte in passato, ma non c'è verso. Questi ragazzi se ne vanno, poi tornano e fanno come fossero a casa loro». Probabilmente peggio, dato che forse a casa i genitori non permettono si sporchi senza alcuna educazione e senza ripulire. Sembra poi che almeno uno di questi gruppetti si sia messo in evidenza per la maleducazione mostrata anche in altre attività commerciali della zona. Il fenomeno non è certo nuovo. Piccoli gruppi in alcuni casi finiscono anche coll'essere quasi violenti, di certo molto maleducati. Non di rado, ma la speranza è che non sia ancora il caso del Lavapiù di via Cavour, quando si ritrovano girano alcolici, talvolta acquistati, qualche volta sottratti dai negozi senza pagarli. Belinda ha già avuto problemi simili in passato a Cordenons e Sacile, altre due delle cinque lavanderie che gestisce. Nel primo caso gli agenti della locale hanno fatto perdere l'abitudine passando al Lavapiù alla fine dell'orario di scuola. A Sacile hanno risolto la situazione i pattugliamenti dei carabinieri. Qui molti bivaccavano nel locale approfittando del fatto che d'inverno era caldo, vicino alle fermate dei bus scolastici di San Liberale e anche un po' nascosto da occhi indiscreti, buono dunque sia per passarvi qualche ora, sia per "marinare" la scuola. «Ma adesso le lezioni sono finite e nella lavanderia di via Cavour gli episodi continuano ad essere frequenti, quasi quotidiani», racconta Belinda che ovviamente è molto stanca di dover sopportare questa situazione ed anzi ne patisce anche un danno economico, dato che talvolta la presenza di questi gruppetti allontana ed intimorisce le clienti. Di certo si tratta di ragazzi diversi, qualcuno più tranquillo, altri molto meno e di sicuro tutti con poco senso della proprietà privata.

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