Giallo sulla fine di Raffaele morto
a 19 anni per la caduta da un ponte

Lunedì 31 Agosto 2015 di Cristina Antonutti
Raffaele Di Noia
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PORDENONE - Diciannove anni, una famiglia che gli voleva bene e tanti amici. Raffaele Di Noia è morto ieri pomeriggio nel torrente Meduna, dopo essere precipitato da un’altezza di 30 metri. La sua morte è ancora avvolta nel mistero. Un gesto volontario? Un incidente? I carabinieri della stazione di Meduno stanno indagando, a coordinarli è il sostituto procuratore Monica Carraturo.



Ieri, poco prima delle 16, una persona del posto avrebbe incontrato il ragazzo sul ponte. Gli sembrava turbato, tanto che gli ha chiesto se stava bene. «Tutto ok», è stata la risposta. Ma l’altro non si è convinto e tornando verso il paese di Meduno è andato dritto in caserma dai carabinieri. Una manciata di minuti, troppi.

Quando i militari sono andati sul ponte hanno notato il corpo del giovane nel torrente. Per lui non c’era più nulla da fare.



Sul suo profilo Facebook postava i suoi selfie: primi piani dolcissimi, che a guardarli ora fanno tenerezza. Oppure gli scatti con gli amici e i fratelli.

Ultimo aggiornamento: 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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