FRIULI VG - Nel primo trimestre del 2022 il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia (pari a 5 miliardi di euro) ha evidenziato una sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+51,3%, 1,7 miliardi in più). Lo rileva una ricerca dell'Ires Fvg che ha rielaborato dati Istat. A livello nazionale la variazione è stata del +22,9%; solo la Sicilia (+71,9%) e la Calabria (+56,6%) hanno fatto registrare degli andamenti più sostenuti rispetto alla regione del Nordest. Sempre nel primo trimestre 2022 si riscontra anche un notevole incremento del valore delle importazioni regionali (+49,1%); l'avanzo commerciale è comunque aumentato (da 1,3 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2021 a 2 miliardi quest'anno).
Cantieristica navale trainante
Il risultato decisamente positivo è stato determinato in primo luogo dall'andamento della cantieristica navale, caratterizzata come è noto da una elevata variabilità dell'export nel tempo, che nel primo trimestre dello scorso anno aveva evidenziato un valore quasi nullo (appena 9,2 milioni di euro contro i 711 del primo trimestre 2022). Al netto di questo comparto la variazione dell'export regionale sarebbe stata ugualmente positiva (pari a +30,2%) e superiore a quella nazionale (+22,9%) e del Nordest (+24,2%). Oltre a questa dinamica caratteristica della regione, occorre considerare i forti rialzi dei prezzi registrati in diversi settori, come ad esempio quello dell'acciaio.
Boom dei mercati extracomunitari
In merito alle destinazioni geografiche dell'export delle imprese regionali, si osserva infine una crescita sostenuta dei flussi destinati al mercato extracomunitario (+83,9%), in particolare verso gli Stati Uniti (+301,8%, un andamento connesso al settore della cantieristica navale). Anche gli scambi con i partner commerciali più importanti come la Germania (+36,2%), la Francia (+27,9%) e l'Austria (+45,6%) presentano degli andamenti fortemente crescenti. Gli scambi commerciali con la Russia, dopo diversi anni di sanzioni e infine a causa del conflitto in corso, si sono ridotti. L'export è passato da 45 milioni di euro nei primi tre mesi del 2021 a 39 milioni nello stesso periodo di quest'anno (-14,1%).