I numeri dicono in modo freddo due cose: primo che il Friuli Venezia Giulia è la regione che in Italia ha il maggior numero di donne che ricoprono la carica di sindaco rispetto alla popolazione residente; secondo che in provincia di Pordenone c’è ancora molta strada da fare, molta di più rispetto a quella che è già stata asfaltata altrove, nelle altre tre province della regione.
LA PARTITA DI GENERE
Se è vero che la percentuale di uomini più alta si ha in Campania (95% uomini), non ci sono realtà che si avvicinino a una equità nella rappresentatività uomo-donna.
IL QUADRO
In regione i conti li tiene la commissione per le pari opportunità. Attualmente guidano un Comune 43 donne, con una concentrazione maggiore in termini però solamente numerici in provincia di Udine, cioè nel territorio più vasto e più popolato di tutto il Friuli Venezia Giulia. Nel Friuli Centrale le donne al potere nei rispettivi Municipi sono 29: si va da Bertiolo a Buja, da Campoformido a Cassacco, dalla montagna di Forni Avoltri alla costa con la sindaca di Lignano, Laura Giorgi. La percentuale è del 21,6 per cento sul totale dei comuni amministrati. In provincia di Pordenone, invece, troviamo il rapporto più basso. Sì, perché è vero che le donne amministrano anche comuni importanti, ma lo è altrettanto il fatto che le figure femminili al comando sono solo sei su 51 Comuni, per una penetrazione sul totale dell’11,7 per cento. A Trieste sono donne due primi cittadini su cinque, in provincia di Gorizia il 24 per cento del totale.
IL FUTURO
«Siamo felici che nella nostra regione si stiano muovendo passi importanti verso un impiego sempre maggiore delle donne nei ruoli che comportano massima responsabilità - spiega oggi Dusy Marcolin, presidente regionale delle pari opportunità - ma dobbiamo riuscire ad avere ancora più figure femminili ai posti di comando. Non basta il 20 per cento, non basta una donna sindaco su cinque. Per questo stiamo lottando affinché sempre più Comuni abbiano in giunta la delega alle pari opportunità. Si tratta comunque di un ottimo dato, che magari porterà in un futuro al ritorno di una donna al vertice della Regione».