La crisi cancella i treni, il Friuli fuori dalla Via della Seta: si punta su Trieste e Istanbul

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Marco Agrusti
L'Interporto di Pordenone

La ragioni sono tante. Alcune infrastrutturali (e neppure dipendenti dal sistema di trasporti del nostro Paese), altre politiche e geopolitiche. Altre ancora sono prettamente economiche. 
A un certo punto, però, si deve tirare una linea e dare un titolo. Ed eccolo qui: il Friuli Venezia Giulia - con Pordenone protagonista - si prepara ad abbandonare la “vecchia” Via della Seta. Con in tasca un piano B, cioè la porta dell’Est via Trieste e con un occhio a Istanbul.

Il collegamento tra Pordenone e Dusiburg (Germania), resterà infatti “congelato”. Tramonta al momento anche il “salvagente” offerto da Mercitalia, la società del gruppo Ferrovie dello Stato. La notizia è trapelata ieri a margine del vertice tra l’Interporto e la Regione. 


LO STOP

Il collegamento tra Pordenone e Duisburg non sarà riattivato. Questo perché la frenata dell’economia tedesca ha ridotto di molto i traffici che fanno capo allo scalo teutonico. Dall’altro lato, la guerra in Ucraina ha dato una mazzata ai traffici provenienti da quella porta tra Est e Ovest. 
In più, nel 2024, alcuni lavori infrastrutturali sulla rete ferroviaria in Baviera renderanno difficile il percorso. 


CONTROMISURE

Ma Pordenone non rimarrà fuori dai grandi traffici internazionali. «C’è una grande opportunità - ha spiegato l’assessore regionale Cristina Amirante - che si può aprire sfruttando il nodo di Trieste». E quindi la seconda porta per l’Oriente, quella che punta su Istanbul e prima sui Balcani. Sarà però fondamentale l’adeguamento tecnologico della ferrovia “bassa”, quella che transita anche da Cervignano. 


L’INCONTRO

Sarà avviato un tavolo tra Regione, Comune e Interporto di Pordenone al fine di giungere in tempi brevi a un accordo di programma sullo stato di avanzamento della procedura per le modifiche del piano regolatore. L’accordo consentirà di individuare una procedura specifica e più snella per la zona logistica. 
Nel frattempo, si stanno programmando i lavori per la realizzazione dell’asta che allungherà il binario verso la stazione di Pordenone consentendo ai treni merci provenienti da Venezia l’ingresso diretto nel polo logistico di interscambio».
Lo ha detto sempre Amirante, nel corso di un incontro con i vertici di Interporto Centro ingrosso di Pordenone, al quale hanno partecipato il presidente della società Silvano Pascolo, l’ad Alfredo De Paoli e la Camera di Commercio. «L’avvio dei lavori per l’allungamento del binario che consentirà l’ingresso immediato dei treni nel polo logistico - ha precisato l’assessore - potrà essere programmato per la prima parte del prossimo anno. Con la realizzazione di un’asta di binari lunga circa 750 metri si eviterà la fermata dei convogli, che ora devono essere “spezzati” nella stazione ferroviaria della città. L’ingresso diretto da Ovest accorcerà di molto i tempi di manovra e ridurrà i costi di gestione». 


I NODI

Nella riunione di ieri mattina si è anche deciso di proseguire nell’azione congiunta, tra Regione e Interporto, volta a proseguire nell’interlocuzione con Rete ferroviaria italiana «in particolare - ha rimarcato l’assessore Amirante - sulle criticità della linea “Pontebbana” Venezia-Udine, sia rispetto al collegamento verso est attraverso Trieste sia verso nord attraverso Udine e Tarvisio, evidenziando l’urgente necessità che Rfi garantisca il passaggio di un numero maggiore di treni».

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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