​Il vicolo "segreto" blocca i progetti, calle degli Andadori ancora nelle mani della giustizia

Il contenzioso tra il Comune e il privato dura da sette anni. La giunta: "Siamo pronti ad aprirla e a renderla disponibile"

Lunedì 27 Febbraio 2023
Il vicolo "segreto" blocca i progetti, Calle degli Andadori ancora nelle mani della giustizia

PORDENONE - I soldi, il Comune li ha già messi a bilancio. Ci sono ma al momento si trovano in freezer. Il colpo d'occhio, invece, è sempre deprimente. A due metri di distanza c'è un ristorante di pregio, pochi passi più in là uno degli scorci più belli di tutta Pordenone. Quel portone mezzo diroccato, invece, resta al suo posto. Sta aspettando l'ultimo grado di giudizio di una vicenda che ormai va avanti da più di sette anni. La parola dovrà essere quella della Cassazione, dopodiché il Comune sarà immediatamente pronto ad accelerare. Il caso è quello della calle degli Andadori, la stradina che costeggia il Duomo e che sbucherebbe nell'ex area Tomadini.


LA STORIA
È la Corte di Cassazione a dover decidere sulla proprietà della stradina, oggetto di una controversia fra il Comune e un privato, Valentino Calzolari. Le origini della diatriba risalgono ai tempi dell'amministrazione di Claudio Pedrotti, quando il Comune aveva stabilito di riqualificare il tratto di strada, dopo averne stabilito con alcuni accertamenti la proprietà pubblica. Tesi, questa, contestata dal privato, che aveva allora deciso di rivolgersi al Tribunale per vedere tutelati i propri interessi, quello cioè di vedersi riconosciuta la proprietà della strada o una eventuale usucapione.

Il Tribunale aveva però respinto la richiesta e lo stesso ha fatto la Corte d'Appello di Trieste, che ha respinto l'appello proposto dal privato e ha confermato la sentenza di primo grado che a maggio 2021, in accoglimento delle istanze del Comune di Pordenone, ha accertato la demanialità della Calle degli Andadori. A luglio dello stesso anno, tuttavia, la controparte aveva deciso di ricorrere in Cassazione, e di conseguenza la giunta aveva stabilito di resistere in giudizio. L'antica calle si diparte da sotto l'arco del ristorante Al Gallo (piazzetta San Marco) per sbucare dietro il duomo. Un tempo proseguiva fino a piazza della Motta: veniva attraversata dagli ebrei per raggiungere il monte della pietà.


L'AGGIORNAMENTO
«Il Comune - riannoda i fili l'assessore Cristina Amirante - ha vinto i primi due gradi di giudizio e ora rimaniamo in attesa della Cassazione. Siamo fiduciosi e abbiamo già a bilancio la somma necessaria all'esecuzione dei lavori necessari all'apertura della vecchia calle». Si tratterebbe, per il Municipio, di un tassello importante, dal momento che non lontano da lì è in corso il progetto per la riqualificazione e la valorizzazione dell'area ex Tomadini. «Avremmo la possibilità di utilizzare proprio questo storico collegamento - prosegue l'analisi dell'assessore Amirante - per collegarci all'ex Tomadini ma anche per proseguire poi verso il parcheggio del Tribunale». Certamente, in caso di esito positivo per il Comune della vicenda giudiziaria, la città riacquisterebbe il diritto all'utilizzo di una calle persa tra mistero, carte e antica memoria. La calle degli Andadori fu anche al centro di una petizione che riguardava la salvaguardia delle antiche mura cittadine. La missiva poneva la questione della riapertura del vicolo degli Andadori dal portico del ristorante "Al Gallo" e con un percorso, il più possibile proprio lungo le mura, giunga fino a piazza della Motta. Infine, si chiedeva che anche il progetto di piazza della Motta fosse riconsiderato e rivisto. Insomma, la proposta del comitato era quella di una valorizzazione organica dell'intera area che potrebbe costituire in futuro una grande occasione di valorizzazione storico-urbanistica.

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