Caffè Nuovo, dal fallimento alla rinascita: sfida contro il tempo per riaprire prima di Natale

Giovedì 9 Novembre 2023 di Loris Del Frate
Caffè Nuovo

PORDENONE - Questa sì che è una vera e proprio corsa contro il tempo. Difficilissima, ma se alcune cose dovessero incrociarsi in maniera positiva, non impossibile. La sfida è quella di riuscire ad aprire il Caffè Nuovo, lo storico locale piazzato in una delle posizioni più belle della città, tra piazzetta Cavour e Corso Vittorio Emanuele, guardando, però, anche Corso Garibaldi e via Mazzini. Come sono andate le cose è risaputo: la società gestita da Silvano Stocca, la Giflos non è riuscita più a reggere i costi, colpa della pandemia che lo ha messo in ginocchio e di una serie di debiti accumulati con il Fisco. Il gestore (non è anche proprietario dei muri) ha provato di tutti, ha "bruciato" risorse proprie per cercare di rimettere in sesto la situazione, ma alla fine per evitare altri problemi economici è stato costretto a portare i libri in tribunale. Il bar è chiuso dai primi di agosto e il Tribunale ha sentenziato la liquidazione giudiziale il 19 settembre.

Curatore è stato nominato il commercialista Fernando Padelletti.

IL FUTURO
Sin qui il passato. Da aggiungere che vedere il Caffè Nuovo nel cuore di Pordenone senza luci, chiuso e senza i clienti seduti ai tavolini esterni durante la giornata, fa senza dubbio malinconia. Ora, però, si tratta di mettere in piedi in futuro. Per prima cosa c'è da dire che in ogni caso ci dovrà essere una procedura pubblica che riassegnerà il bar a un nuovo gestore, ma ci sarebbero due strade. Intanto il curatore, quasi a tempo di record sta facendo la perizia per stimare i beni della società. Dentro ci finiranno gli arredi del bar che tra l'altro sono stati fatti di recente, le bottiglie di liquore e di vino che sono all'interno e tutto quello che è stato cristallizzato al momento della chiusura. La cifra dovrà anche tenere conto dell'avviamento del locale. Una volta terminata la perizia la consegnerà al giudice che farà le sue valutazioni. A questo punto si aprono due strade. La prima è che ci sia già qualcuno interessato e una volta visionata la cifra della perizia faccia una offerta. Ovviamente possono essere anche più di uno. A questo proposito c'è da dire che due società sembra abbiamo già mostrato un certo interesse, fermo restano che la perizia non è stata ancora completata dal curatore. Il passo successivo è una proposta per prendere in mano il locale. La proposta sarà valutata e resa pubblica per vedere se ci sono altre persone interessate. In un mese e mezzo la procedura potrebbe essere chiusa e quindi potrebbero esserci anche i tempi per riuscire ad aprire prima di Natale anche se - come detto - è una corsa contro il tempo ed è difficilissima. La seconda possibilità, invece, è che non ci siano persone interessate. A quel punto la gestione andrà a gara pubblica a base d'asta. Come già visto in tanti altri casi ci potrebbero essere anche diverse aste proprio per abbassare i prezzi prima di prendere in gestione il bar. In questo caso i tempi si allungherebbero di molto.

L'AFFITTO
Ultimo passaggio, ma economicamente pesante. La società titolare dei muri al precedente locatario chiedeva un affitto di 5mila 200 euro al mese più Iva. Se il prezzo non verrà ritoccato al ribasso, resta difficile pensare che qualcuno possa assumersi un onere così grande con poche garanzie di successo in un momento in cui la congiuntura non è certo favorevole. L'affitto è senza dubbio una di quelle variabili pesanti che incideranno parecchio sulle riflessioni di chi potrebbe essere interessato ad aprire lo storico Caffè Nuovo.
 

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