AVIANO - La sergente Ashley Bryant, nativa dell’Oklahoma e di stanza alla Base di Aviano (Pordenone), ha vinto il record Americano di bench press, sollevando oltre 230 libbre (104 chilogrammi) durante una gara in Illinois. Non contenta, é rientrata ad Aviano per battere il suo record personale di 235 libbre (107 chilogrammi), poco prima di partire per il rischieramento.
«Battere un record non é il mio obiettivo finale, a meno che non si tratti di battere il mio record personale» dice la ventinovenne, che ha iniziato a gareggiare nel 2004. Solitamente questo sport prevede di far parte di un team, ma Bryant ama definirsi un ‘one-woman team’. L’Air Force promuove un programma denominato RUFit (‘are you fit? Sei in forma?) finalizzato al benessere mentale, fisico, sociale e spirituale dei suoi avieri.
Anche durante il periodo in cui era di stanza in Giappone e non c’erano molte gare a cui poter partecipare, Ashley ha sempre continuato ad allenarsi per pura passione. «Usavo le mie ferie e ogni risparmio per partecipare alle gare nel mio Paese. Ricordo ancora la sensazione dopo la mia prima vittoria: é allora che ho deciso di dedicarmi completamente a questa mia passione», ricorda la Bryant.
Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 14:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Battere un record non é il mio obiettivo finale, a meno che non si tratti di battere il mio record personale» dice la ventinovenne, che ha iniziato a gareggiare nel 2004. Solitamente questo sport prevede di far parte di un team, ma Bryant ama definirsi un ‘one-woman team’. L’Air Force promuove un programma denominato RUFit (‘are you fit? Sei in forma?) finalizzato al benessere mentale, fisico, sociale e spirituale dei suoi avieri.
Anche durante il periodo in cui era di stanza in Giappone e non c’erano molte gare a cui poter partecipare, Ashley ha sempre continuato ad allenarsi per pura passione. «Usavo le mie ferie e ogni risparmio per partecipare alle gare nel mio Paese. Ricordo ancora la sensazione dopo la mia prima vittoria: é allora che ho deciso di dedicarmi completamente a questa mia passione», ricorda la Bryant.