Mifri Veso ora con la maglia azzurra, la politica: «Il suo esempio per cambiare la legge»

Giovedì 22 Giugno 2023 di Mauro Rossato
Mifri Veso ora con la maglia azzurra, la politica: «Il suo esempio per cambiare la legge»

PORDENONE - La vicenda che ha portato la campionessa d'atletica Mifri Veso ad ottenere la cittadinanza italiana ha colpito tutti. Il consigliere comunale de La Civica Marco Salvador non nasconde la propria soddisfazione, anche perché, partendo dal caso specifico, è possibile fare un ragionamento complessivo sulle dinamiche che regolano la concessione del diritto di cittadinanza. «Mi ha fatto molto piacere vedere che la vicenda si è conclusa positivamente è il suo esordio con tempistiche che permetteranno a Mifri Veso di gareggiare in maglia azzurra agli Europei. La cosa più toccante, però, è stata leggere le sue parole nell'intervista rilasciata al Gazzettino. Il racconto di quanto sia stato frustrante ottenere qualcosa che dovrebbe essere un diritto scontato: ovvero che una ragazza che nasce, cresce, studia in Italia ne ottenga automaticamente la cittadinanza. È un'ipocrisia tutta italiana quella di accelerare le pratiche per meriti sportivi o di altro genere per acquisire un qualcosa che dovrebbe appartenere di diritto. Per questo è giusto lottare per lo ius soli o lo ius scholae ovvero chi nasce in Italia oppure fa il proprio percorso di studi qui deve poter ottenere immediatamente la cittadinanza. Per questa ragione è stato un bene che il ministro Luca Ciriani si sia dato da fare, come aveva a suo tempo fatto l'onorevole Franco Dal Mas, per risolvere il problema e far ottenere la cittadinanza alla ragazza. Ma è ipocrita che la destra abbia sempre osteggiato le riforme. Auspichiamo che il ministro si dia da fare per convincere il proprio partito e il governo di cui fa parte a riformare una legge vergognosa, che non permette ai ragazzi che condividono un percorso di vita coi nostri figli di essere italiani da subito, come sarebbe naturale. Senza dover attendere la maggior età e dover passare per complicati passaggi burocratici che permettono solo di certificare un dato di fatto ovvero che questi ragazzi si sentono italiani e vogliono essere considerati esattamente nello stesso modo delle persone che li circondano, con pari diritti e doveri. Mi auguro che il ministro Ciriani e l'onorevole Loperfido, che sono i rappresentanti di questo territorio e hanno voce in capitolo essendo molto vicini alla premier Giorgia Meloni si diano veramente da fare perché tutte le diverse Mifri del nostro territorio possano ottenere ciò che è giusto».
Anche da destra giungono riflessioni sul tema.

A prendere la parola con una nota è stato il capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Andrea Cabibbo che si dice soddisfatto per il conferimento della cittadinanza alla madre di Mifri, bloccata da quelle che definisce «cervellotiche complicazioni burocratiche». È dunque il momento di aprire allo ius soli anche per la destra? «Resta la contrarietà allo ius soli ribadisce l'esponente forzista ma credo sia il momento di aggiornare le norme sulla cittadinanza a favore di tutti quei ragazzi che sono nati, cresciuti e hanno studiato in Italia al punto da parlare i nostri dialetti».

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