Assalti ai bancomat, arrestati due giostrai: in tre anni hanno raccolto un bottino di quasi 1 milione di euro

Tra le ipotesi di reato contestate figurano la fabbricazione e il porto illegale di esplosivi in pubblico, la ricettazione, la rapina aggravata, nonché il furto di tre auto

Domenica 27 Novembre 2022
L'arresto dei presunti responsabili degli assalti ai bancomat

PORDENONE - Nella lista ci sono gli assalti a Basiliano, allo sportello della Banca Ter tra il 15 e il 16 marzo 2019, che fruttò ben 60mila euro. E anche il colpo allo sportello del centro commerciale Emisfero di Fiume Veneto nella notte del 22 gennaio 2021. E poi tutta un'altra serie di blitz nel Nord Italia compiuti negli ultimi due anni e mezzo. Complessivamente 21, ai danni di sportelli Atm nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Mantova, Milano, Forlì Cesena, Reggio Emilia, e Verona, colpi con cui è stato complessivamente sottratto quasi un milione di euro. Due dei presunti responsabili sono stati individuati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Udine e arrestati dell'alba di ieri a Padova e Treviso. Si tratta di due giostrai veneti: Donald Moretti, 48 anni, di Padova, e il cugino Luca Moretti, 45, di Treviso.

Nei loro confronti è stata data esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Udine. I due sono ritenuti responsabili dei numerosi assalti agli sportelli Atm. Le indagini hanno permesso di raccogliere a carico degli arrestati gravi indizi di colpevolezza in relazione a 21 assalti compiuti tra il marzo 2019 e il gennaio 2021.

I colpi

Tra le ipotesi di reato contestate con il provvedimento di ieri figurano la fabbricazione e il porto illegale di esplosivi in pubblico, la ricettazione, la rapina aggravata, nonché il furto di tre autovetture che sarebbero poi state utilizzate dagli arrestati per compiere gli assalti ai bancomat. Sono stati recuperati oltre 60mila euro nascosti in un contenitore di plastica per alimenti, sigillato con del nastro adesivo e nascosto in messo a inerti. Si tratta di pezzi banconote da 20 euro che i carabinieri ritengono provengono dai bancomat.

Ai due è stato attribuito anche il blitz alla filiale della BancaTer di Basiliano del marzo del 2019. Secondo la ricostruzione di allora, avevano portato via dal bancomat circa 60mila euro. Dopo aver arraffato le banconote, i ladri sono scappati a bordo di una berlina di grossa cilindrata, con tutta probabilità un'Audi. Il commando era entrato in azione in piena notte. E l'assalto era durato non più di 120 secondi. Sufficienti ai malviventi per infrangere una delle vetrate a protezione della lunetta dove si trova lo sportello, all'ingresso dell'ipermercato Arcobaleno, situato lungo la statale 13. Poi l'esplosione, con un micidiale mix a base di polvere pirica che aveva sventrato il dispositivo Atm facendo scattare l'allarme anti-incendio.

Era la notte del 22 gennaio 2021, con i coprifuoco dopo le 22 per via della pandemia, quando si udì un forte boato intorno alle 23 a Fiume Veneto. In quattro erano entrati in azione al centro commerciale Emisfero facendo esplodere il bancomat e sono fuggiti a bordo di una station wagon scura. Lo sportello automatico preso di mira era quello della Friuladria Crédit Agricole. Un blitz di un minuto, poi la fuga verso il Veneto, dove hanno colpito a Quaderni di Villafranca, in provincia di Verona, in una filiale di Banco Bpm. 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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