I quadri pop di Elena Zanardi conquistano il critico Vittorio Sgarbi

Lunedì 6 Luglio 2020 di Paolo Braghetto
I quadri pop di Elena Zanardi conquistano il critico Vittorio Sgarbi
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Una talentuosa pittrice padovana è questa settimana tra le protagoniste della mostra I Mille di Sgarbi ai Magazzini del Sale di Cervia che si concluderà domenica prossima. Elena Zanardi, residente a Montegrotto Terme, è stata selezionata dal critico Vittorio Sgarbi tra più di mille artisti ed è presente con due grandi opere del valore di oltre 5.000 euro dal titolo Twiggy ed Elisabetta II.

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L'evento, alla terza edizione, vuole restituire una fotografia dello stato dell'arte contemporanea in Italia, con lo scopo di far conoscere il lavoro di artisti emergenti. «Ho visto su Facebook che Sgarbi cercava con un bando nuovi nomi per la sua mostra estiva sulla riviera romagnola e ho deciso di candidarmi - racconta la 31enne, diplomatasi tecnico di moda al Ruzza nel 2008 - ho proposto le opere più significative per me e il 19 maggio ho saputo di essere stata scelta». Dal 2013 l'artista ha iniziato a realizzare tele astratte con colori acrilici e disegni ispirati al mondo dei fumetti. Fino a quel momento l'arte era sempre stata solo un passatempo, disegni creati per rimanere nascosti nel garage. Nel 2018 ha deciso di mettersi in gioco e trasformare quella grande passione in un lavoro, sperimentando nuove tecniche e realizzando nuovi soggetti.

Conosceva già il popolare volto tv?
«Ho incontrato Sgarbi a gennaio all'inaugurazione della mostra collettiva Arte a Palazzo collaterale ad Arte Fiera Bologna. É rimasto piacevolmente colpito da uno dei due lavori esposti. Ha trovate le opere perfette dicendo che ho uno stile personale e una bella tavolozza di colori. Sulla mia pagina Instagram ezlandart sono visibili le foto dell'inaugurazione di venerdì scorso, i miei lavori e i miei pensieri. É stato emozionante poter incontrare di nuovo Vittorio e molti altri esponenti della stampa di settore nazionale».

Dove ha già esposto le sue creazioni?
«Ho partecipato a diverse collettive a Londra, Parigi e Berlino e a Innsbruck nel 2020 grazie alla milanese Passepartout Unconventional Gallery che mi rappresenta anche all'estero. In Italia oltre che a Milano all'evento 100 Modi per dire Modigliani quest'anno sono stata presente alla esposizione La saggezza degli alberi alla Galleria Redentore di Venezia».
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E a Padova, come di dice, nemo propheta in patria?
«Ci terrei molto ad essere conosciuta anche nella mia città; avevo in programma la mia prima personale alla Galleria Biosfera a fine aprile ma il Coronavirus l'ha bloccata. Spero di poterla recuperare compatibilmente con l'emergenza sanitaria».

Che materiali usa?
«Colori acrilici, a volte utilizzo la tela altre volte i pannelli di legno. Mi piace sottolineare alcuni particolari del volto con i led e in questi mesi sto sperimentando anche l'arte digitale».

I suoi soggetti preferiti?
«Come nel caso delle due opere esposte a Cervia, mi concentro principalmente su ritratti di donne icone del Novecento. Figure femminili che in qualche modo hanno segnato la storia del costume e della società, che esprimo con il mio stile personale, pop grafico essenziale».

Potrebbe esserci anche una Biennale nel futuro?
«Ho intenzione di partecipare all'eventuale bando per il padiglione Venezia. Intanto tre mie opere saranno inserite nel Catalogo Arte Moderna Mondadori 2020».
 

Ultimo aggiornamento: 21:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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