Veneto arancione. Quella lettera del dottor Flor alla cabina di regia nazionale: ​«Cos'altro dobbiamo fare?»

Sabato 9 Gennaio 2021 di Angela Pederiva
Veneto arancione. Quella lettera del dottor Flor alla cabina di regia nazionale: «Cos'altro dobbiamo fare?»
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Possibile che la Regione Veneto abbia sollecitato formalmente l'inserimento in fascia arancione al ministero della Salute e all'Istituto superiore di sanità? A leggere ieri Repubblica, pareva proprio di sì, malgrado da giorni il presidente Luca Zaia continuasse a rifiutare qualsiasi dichiarazione sul colore ritenuto più opportuno per il proprio territorio. Invece no, non è andata così, come emerge da una lettera del direttore generale Luciano Flor.

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Zona arancione

L'esistenza della missiva è stata svelata dallo stesso quotidiano, nel dare conto della mossa della Sicilia: preoccupato «per l'attuale andamento della curva dei contagi», il governatore Nello Musumeci ha chiesto e ottenuto l'ingresso in zona arancione. «Stesso destino ha avuto il Veneto continuava l'articolo che ha inviato una lettera alla Cabina di regìa nella quale illustra i suoi problemi, soprattutto riguardo all'altissima circolazione del virus». Effettivamente il documento, spedito lunedì 4 gennaio e indirizzato a Giovanni Rezza (ministero) e Silvio Brusaferro (Iss), aveva per oggetto «analisi e interventi per fronteggiare la persistenza di un'elevata incidenza nel territorio». Flor però non domandava alle autorità nazionali di agire al posto della Regione, anzi, auspicava il contrario.

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Le restrizioni

Il dg dell'area Sanità premetteva di scrivere «alla luce dell'attuale scenario epidemiologico» e spiegava di aver analizzato «nel dettaglio tutti gli interventi di carattere nazionale, regionale e locale già adottati rispetto a quanto previsto per lo Scenario di rischio», vale a dire le misure applicate in questi mesi. «Nello specifico sottolineava Flor sono stati attuati gli interventi di contenimento e mitigazione previsti per lo scenario 2 Trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo e in gran parte anche quelli previsti per lo scenario 3 Trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo». Era il caso, ad esempio, delle restrizioni contenute nelle ordinanze della fascia gialla plus. Aggiungeva il dirigente: «Nello spirito collaborativo si chiede se vi sono indicazioni da fornire su eventuali ulteriori interventi da attuare anche nell'ambito della scuola e dei servizi per l'infanzia e sulla mobilità interregionale e intraregionale. Su questi temi infatti la Regione del Veneto sta valutando ulteriori ipotesi restrittive».

Proprio in quelle ore, infatti, Zaia si apprestava a firmare l'ordinanza sulle superiori. «Si resta in attesa di riscontro in tempo utile per intervenire in vista della ripresa delle attività scolastiche in presenza e di tutte le attività produttive, sociali e ricreative», concludeva il dg. Ma per risposta è arrivata l'ordinanza del ministro Roberto Speranza. 

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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