Padova. Messaggi trappola: un truffatore prosciuga i conti della parrocchia

Giovedì 11 Gennaio 2024 di Nicola Benvenuti
La parrocchia di Villatora di Saonara

SAONARA (PADOVA) - Truffa ai danni della parrocchia di Villatora di Saonara: in pochi minuti sono stati svuotati il conto della chiesa e quello del centro parrocchiale per un importo di circa 162mila euro.

A darne notizia è lo stesso parroco don Valentino Sguotti, attraverso un’edizione straordinaria del bollettino parrocchiale pubblicato ieri. 

LA RICOSTRUZIONE

I fatti risalgono allo scorso 18 dicembre e l’azione messa in campo dai cyber truffatori si chiama in gergo tecnico “smishing”: sostanzialmente si utilizzano messaggi telefonici falsi per indurre la vittima a condividere informazioni sensibili o autorizzare operazioni bancarie a favore dei criminali. 
«Nel caso specifico tramite un messaggio truffaldino - si legge nel bollettivo parrocchiale - che chiedeva immediata verifica di un bonifico disposto sul conto corrente della parrocchia è stato attivato un sistema di messaggistica, coadiuvato dall’intervento telefonico di un sedicente operatore per la sicurezza informatica della banca, che ha portato alla sottrazione di un’ingente somma di denaro dai due conti correnti, tramite reiterate operazioni di prelevamento senza la disponibilità fisica del bancomat, la cui conferma è stata carpita in modo fraudolento. La sottrazione ha comportato un ammanco complessivo di 162.600 euro, 45.100 dal conto del centro parrocchiale e 117.500 da quello della parrocchia, senza che alcun blocco automatico impedisse i ripetuti prelievi effettuati da cinque sportelli bancomat di due diverse filiali di Napoli dell’Istituto di credito». 

LE RACCOLTE FONDI

L’ingente somma presente sul conto corrente della parrocchia costituiva il frutto di quanto raccolto e risparmiato in vista di interventi di manutenzione sulle opere parrocchiali e della realizzazione programmata di un magazzino. Il mattino successivo all’intervento fraudolento la banca dove la parrocchia intrattiene i rapporti, avendo notato le numerose operazioni effettuate la sera precedente, ha contattato il parroco che, una volta compresa la truffa, ha sporto immediata denuncia informando anche il Vescovo, i competenti uffici di Curia e il Consiglio parrocchiale per la gestione economica, oltre a coinvolgere e interpellare l’Istituto bancario direttamente per la verifica di quanto accaduto. 
Il sistema messo in gioco e la furbizia dei truffatori sono riusciti a ingannare don Valentino, che in buona fede, nell’intento di tutelare il più possibile i depositi della parrocchia e pensando di bloccare un tentativo di frode, e invece ne è stato vittima.

L’AUSPICIO

La speranza è quella di poter ottenere il risarcimento del danno subito e per questo è stato inoltrato immediatamente un formale reclamo alla banca, seguito da un’integrazione dello stesso alla luce degli ulteriori elementi emersi, nel quale si è sottolineato che alcuni presidi e blocchi – che avrebbero sicuramente limitato il danno – non si sono attivati automaticamente rendendo anche lo stesso istituto bancario vittima di quanto avvenuto. 
La notizia ha fatto il giro della parrocchia di Villatora, dove il parroco è ben voluto dalla comunità, anche se in questo periodo, a seguito dell’accaduto, è particolarmente provato. 

L’ESPERIENZA

Don Valentino, classe 1958, originario di Pontelongo, ordinato prete nel 1983, era arrivato nel 2013 a Villatora di Saonara, al termine del periodo di direzione del Centro missionario della diocesi di Padova. Precedentemente don Sguotti aveva fatto esperienza diretta sul campo, come missionario fidei donum in Ecuador dove la chiesa padovana è presente da molti anni sia con sacerdoti che con laici, in aiuto a quella locale. Nel giugno 2018 aveva declinato egli stesso l’importante nomina a direttore dell’Ufficio Missionario Nazionale. 
«Credo che nel comunicato, con assoluta trasparenza è ben spiegato quanto è successo» risponde con la consueta cortesia ed anche dagli Uffici di Curia, che stanno seguendo la vicenda fin dal suo nascere, non si aggiunge alcunché. 

Il fatto avvenuto a Villatora ricorda in ogni caso la necessità di alzare l’attenzione di ciascuno su forme sempre più pervasive di truffe che si attuano verso persone fragili, in primis gli anziani, ma che si stanno affinando a tal punto da arrivare a imbrogliare, raggirare e confondere chiunque, compreso un sacerdote che ha un bagaglio culturale e di vita particolarmente importante come don Sguotti.

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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