TRIBANO (PADOVA) - L’autovelox divelto sulla Monselice-Mare tornerà a breve al suo posto, ma con alcuni accorgimenti. La vicenda di Cadoneghe, il cui autovelox è stato considerato fuori legge, ha spinto l’Amministrazione comunale ad apportare alcuni correttivi concomitanti con il prossimo ripristino. «Crediamo sia fondamentale tenere conto dei numerosi suggerimenti che sono pervenuti in merito al nuovo autovelox sulla SR104», spiega il sindaco Massimo Cavazzana, che aggiunge: «Grazie al contributo di tutti, abbiamo deciso di intraprendere una serie di azioni importanti prima della riattivazione del dispositivo con l’obiettivo di ridurre il numero dei sanzionati». In sostanza l’autovelox sarà preceduto da tre nuovi segnalatori luminosi, verrà effettuato un monitoraggio senza sanzioni della durata di 30 giorni, poi l’Amministrazione comunale valuterà l’adeguamento dei limiti di velocità insieme agli enti preposti. Saranno inoltre analizzati metodi di prevenzione più efficaci degli autovelox, insieme agli altri sindaci dei comuni attraversati dalla Strada Regionale 104, Monselice-Mare.
I PROVENTI
Cavazzana sottolinea che «il Comune gestisce il 40% del ricavato delle sanzioni e tale quota non rimane a libera disposizione ma deve essere per legge spesa per interventi di sicurezza stradale.
Nei primi due mesi di attività le multe erano state circa 80 al giorno, vale a dire intorno alle 2.400 al mese. Alcuni automobilisti avevano superato il limite di pochi chilometri, oltre la fascia di tolleranza dei 75 all’ora, e chi invece aveva splafonato di molto: erano stati registrati picchi di 147 chilometri, diversi quelli fotografati sui 130. A Cadoneghe fu utilizzata la polvere da sparo per farlo saltare in aria, mentre a Tribano ai primi di ottobre è stato adoperato un trattore per mettere fuori uso il rilevatore. Le reazioni alla scelta di temperare la riattivazione dell’autovelox non si sono fatte attendere: chi da un lato plaude alla scelta dell’amministrazione Cavazzana, chi invece rileva che si procede con i correttivi quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Per altri cittadini non sarebbe quella la zona più pericolosa della strada, ma il sindaco ribatte che «Le posizioni sono state definite dalla Prefettura con la Polizia Stradale e Veneto Strade».