La scomparsa, il messaggio agli amici, la morte nel Brenta: «Troppe cose non tornano, nostro figlio non si è ucciso»

Mercoledì 29 Settembre 2021
Henry, il 17enne morto nel Brenta

CADONEGHE - Annegato nel Brenta, i genitori di Henry non credono al suicidio. A più di una settimana dalla morte del figlio 17enne, ripescato dalle acque del Brenta a Cadoneghe lunedì 20 settembre, mamma Clara e papà Evans Amadasun hanno ancora molti dubbi su cosa sia realmente accaduto al figlio la sera di sabato 18 settembre. «Troppe cose non quadrano dice il padre: ci sono cose non vere attorno alla sua scomparsa». E per farsi aiutare, la famiglia ha dato mandato ad un legale.
L'ULTIMO SALUTO
Ecco spiegato il motivo per cui la data dei funerali non è ancora stata fissata, nonostante la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova abbia dato il nulla osta per la sepoltura già all'indomani del ritrovamento del corpo, non ritenendo sussistere dubbi sulle cause della morte dovute ad annegamento. «Certo che Henry è morto annegato dice il padre Evans -, ma bisogna capire come ci è arrivato nel fiume. Noi non crediamo che lui si sia gettato da solo: ora sarà il nostro avvocato a fare le indagini perché siamo convinti che la verità sia un'altra». Clara ed il marito nutrono dubbi anche sulla autenticità del messaggio arrivato via whatsapp in una chat di gruppo e inviato dal cellulare del figlio poco prima di far perdere le proprie tracce. Ciao ragazzi, non me ne vogliate. Non so se mi rivedrete ancora, vi voglio bene per sempre. «Quel messaggio non è scritto da lui insiste il padre - Qualcuno ha preso il suo telefono. Lui aveva poco prima scritto all'amico del cuore per sapere com'era andata una partita di calcio e non è possibile che poi abbia inviato quel messaggio. In quelle ore la mamma lo aveva chiamato e dopo un paio di squilli il suono si è interrotto come se qualcuno avesse spento il cellulare. E quello visto in bicicletta all'una di notte non era Henry. Non riesco proprio a spiegarmi quello che è accaduto. Mi faccio tante domande alle quali non posso darmi risposte».
I DUBBI
Resta anche il mistero sul luogo dove è stata abbandonata la bicicletta, ritrovata all'arena del parco Ilaria Alpi e che dista circa un chilometro dalla rampa dalla quale si raggiunge l'argine del Brenta. «E poi quando Henry è stato trovato non aveva addosso la fascetta che aveva in testa quando è scomparso, ma è stata trovata più in là, come se qualcuno l'avesse lanciata via - dice ancora il papà - E nemmeno la posizione del corpo non sarebbe compatibile con il suicidio». Insomma, per la famiglia, è troppo banale e riduttivo, derubricare la morte del figlio come suicidio. L'amministrazione comunale proclamerà il lutto cittadino per il giorno del funerale che sarà celebrato sul sagrato della chiesa di Cadoneghe. Intanto il sindaco Schiesaro, lunedì mattina, ha incontrato i genitori.
 

Ultimo aggiornamento: 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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