Abbraccia un grosso masso per buttarsi nel fiume Adige: salvato appena in tempo

Sabato 19 Settembre 2020 di Francesco Campi
Abbraccia un grosso masso per buttarsi nel fiume Adige: salvato appena in tempo
BADIA POLESINE - Un drammatico gesto scongiurato grazie alla prontezza di spirito dei carabinieri. Un 52enne di Lozzo Atestino (Padova), in preda ad un momento di obnubilamento e depressione, sembrava aver preso la decisione di gettarsi dal ponte che attraversa l'Adige fra Badia e Masi. Per questo aveva anche raccolto un grosso masso in modo che tuffandosi nel fiume con quel peso, sarebbe stato più facilmente inghiottito dall'acqua. Erano circa le 21.30 di giovedì e per fortuna, dalla sponda badiese, qualcuno ha notato l'uomo che con sguardo assente, guardava giù dal parapetto, verso le correnti dell'Adige, e ha capito quale fosse il suo proposito, avvertendo immediatamente i carabinieri. Subito sul posto è accorsa una pattuglia della Stazione di Fratta ed è apparso chiaro che fossero esatti i sospetti sulle intenzioni dell'uomo, che lavora come agricoltore, visto che già aveva iniziato a scavalcare la balaustra.

L'INTERVENTO
I militari si sono avvicinati cercando di convincerlo a desistere dai suoi propositi. Inizialmente la risposta del 52enne è stata respingente e ha ribadito la propria volontà di volersi buttare di sotto, deciso a farla finita e interrompere violentemente la propria vita. I carabinieri hanno continuato a parlargli, riuscendo a instaurare un dialogo che attraverso una lunga opera di persuasione, ha prodotto i frutti sperati, perché l'uomo ha rinunciato a compiere il gesto estremo. Visto il suo stato di alterazione psicologica, è stato subito affidato alle cure dei sanitari del Suem che l'hanno trasportato all'ospedale di Rovigo, dove è stato ricoverato per le cure del caso.

Il 10 settembre è stata celebrata la 15. Giornata mondiale per la prevenzione al suicidio e quest'anno la riflessione sul tema non poteva prescindere dal riferimento all'epidemia di Coronavirus: i dati divulgati durante il Convegno di suicidologia e salute pubblica, organizzata alla Sapienza di Roma, ma in edizione digitale, dal 7 al 12 settembre, mostrano che dall'inizio di marzo a oggi si sono registrati, in Italia, 71 suicidi e 46 tentativi, legati in maniera diretta o indiretta al Coronavirus. Per andare in aiuto a chi vive situazioni di disagio e depressione sono attivi più punti di ascolto, anonimi e gratuiti. Fra questi Telefono amico, che risponde tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte al numero 02/23272327 e che ha una sua base operativa anche a Padova, con un apposito numero anche per chat Whatsapp, 345/0361628.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci