La Statua del Santo visita i luoghi simbolo della città: sostegno alle imprese in crisi

Giovedì 27 Maggio 2021 di Giovanni Lugaresi
La presentazione del Giugno Antoniano a Padova

PADOVA - Una festa del Santo anche quest’anno “ridotta”, dati i tempi di pandemia, ma non per questo meno significativa e non priva di momenti emblematici sul piano della fede e della devozione. E se anche in questo 2021, il 13 giugno non sarà possibile organizzare la tradizionale processione, al suo posto, due eventi di alto spessore. Il primo è rappresentato dal pellegrinaggio dalla basilica veneziana della Salute di quella reliquia antoniana (osso radio dell’avambraccio sinistro) richiesta nel 1652 dal Senato della Serenissima, a protezione contro i turchi e le pestilenze al tempio padovano, dove verrà esposta dal 13 al 20 giugno. Il secondo momento importante della giornata sarà rappresentato dalla “peregrinatio” della tradizionale statua processionale nel primo pomeriggio del 13 giugno. D’accordo, ovviamente, con le autorità preposte, e accompagnata dal rettore della basilica Oliviero Svanera, ecco la statua per la benedizione lungo le strade passando davanti a luoghi simbolo, come le carceri, l’Università, il municipio, la Camera di Commercio, e questa iniziativa ha colpito particolarmente il suo presidente Antonio Santocono, il quale, nella conferenza stampa di ieri nello Studio Teologico, ha espresso commossa soddisfazione. In provincia ci sono sedicimila imprese, molte in crisi a causa della pandemia; questo gesto rappresenterà un motivo di fiducia degli operatori, fidando nel Santo. Il Giugno Antoniano, anche quest’anno “ridimensionato”, è stato illustrato nei suoi vari aspetti. Vi hanno partecipato, fra gli altri, don Marco Zane del patriarcato di Venezia, il tenente colonnello Stefano Lupi dei carabinieri, l’assessore comunale alla Cultura Andrea Colasio, la professoressa Giovanna Baldissin Molli, presidente della Veneranda Arca, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio professor Gilberto Muraro.
TANTE INIZIATIVE
Fra le manifestazioni di carattere culturale previste, il debutto di Giovanni Allevi per la prima volta in concerto al Santo, l’11 giugno e per un “circuito OFF di eventi francescani.

Fra le mostre, quella fotografica del centenario di san Giovanni Paolo II aprirà i battenti nel Chiostro della Magnolia, il 29 maggio con l’esibizione (alle 18) del soprano Dominika Zamara accompagnata dal maestro Franco moro al piano. In chiusura, il 30 giugno, ci sarà un concerto dei Solisti Veneti. Fra i tanti eventi, spicca “L’essenziale è invisibile agli occhi - I chiostri del Santo, luoghi d’incontro, luoghi d’incanto”, visita guidata per ciechi, ipovedenti e loro accompagnatori in programma il 26 giugno. E quanto mai atteso sarà l’incontro di giovedì 17 alle 18,30 su “Il tempo e lo spazio di padre Placido Cortese”, salvatore di perseguitati, testimone del Vangelo, fatto sparire dai nazifascisti nei giorni bui della guerra. Interverranno: Patrizio Zanella, Lisa Bregantin, padre Luciano Bertazzo, padre Giorgio Laggioni, Enzo Sabbadin, Cristina Sartori. Tornando alla musica, domenica prossima alle 18,30 nell’Oratorio di San Giorgio verrà riproposta la “Petite messe solennelle” di Rossini, rara esecuzione nella versione originaria (1863), eseguita dall’Ensemble Wolf Ferrari diretto da Stefano Lovato. Emblematica manifestazione della spiritualità del “Giugno” era il Cammino di sant’Antonio in notturna da Camposampiero a Padova; non si farà in presenza nemmeno quest’anno. Sono comunque stati invitati i camminatori più o meno allenati e devoti del Santo, a vivere personalmente un piccolo pellegrinaggio, ciascuno in autonomia e nella propria terra, scegliendo un giorno fra il 31 maggio e il 13 giugno, un luogo di spiritualità, e a condividere su instagram l’esperienza compiuta e i chilometri percorsi. Piccoli percorsi individuali diventeranno così un grande pellegrinaggio collettivo attraverso i social.

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