Padova. La statua del Gattamelata trasloca, al suo posto ci sarà una copia

Sono cominciate le operazioni di salvaguardia e valorizzazione del monumento equestre di Donatello

Giovedì 3 Novembre 2022 di Nicoletta Cozza
L'impalcatura attorno alla statua del Gattamelata

PADOVA - Un'impalcatura di tubi metallici da ieri mattina avvolge il capolavoro, per permettere agli esperti di studiarlo in vista della realizzazione della copia che sostituirà l'originale, destinato a essere trasferito negli attigui spazi museali antoniani. Ma i ponteggi rappresentano anche una grande opportunità, in quanto saranno montati in modo che vi siano due scalette, una per andare su e l'altra per scendere, da mettere a disposizione di coloro che vorranno salire per osservare da vicino l'opera, cosa mai avvenuta finora. In Piazza del Santo, infatti, sono iniziate le operazioni per la salvaguardia e la valorizzazione del monumento equestre di Donatello dedicato al Gattamelata, al centro di un ampio progetto avviato dalla Delegazione Pontificia, che ha tra i compiti pure la tutela dell'incommensurabile patrimonio artistico del Complesso che porta il nome del Taumaturgo. Da sopra all'impalcatura in ferro, intanto, gli esperti cominceranno a svolgere le complesse attività propedeutiche che serviranno per individuare, in accordo con la Soprintendenza, le migliori soluzioni per far sì che il Gattamelata continui a essere una delle più importanti eredità dell'arte da tramandare nei secoli, evitando che venga ulteriormente danneggiato dal guano dei colombi e dagli agenti atmosferici, come è avvenuto finora, suscitando le preoccupazioni degli studiosi, i quali hanno sollecitato l'avvio dell'intervento di tutela, che nel contempo è propedeutico al trasferimento della gigantesca statua in un ambiente protetto, realizzando un sosia che sul sagrato sostituirà l'originale, realizzato tra il 1446 e il 1453. Servono circa 2 milioni di euro per affrontare le spese del restauro, per realizzare la copia con il rilievo tridimensionale e per il trasloco.

Le analisi

Dal ponteggio, quindi, si potranno compiere analisi con le più raffinate tecniche per realizzare un modello 3D di grande precisione, in modo da arrivare poi all'esecuzione di una copia di assoluto livello qualitativo. Lo stesso Donatello, peraltro, per la realizzazione dell'opera, di dimensioni e peso fino ad allora impensabili, dovette superare molte difficoltà tecniche e lavorò per anni in fonderia. Altre copie di altissima qualità sono nel frattempo già state fuse e le repliche sono ormai in via di completamento: si tratta del Crocefisso, del Miracolo della Mula e della Imago Pietatis lstatue attualmente prestate ai Musei Nazionali di Berlino, dove è in corso una prestigiosa mostra dedicata al Maestro fiorentino. E se da un lato si potrà approfondire la conoscenza dell'opera da distanza ravvicinata, dall'altro i tecnici potranno analizzare con le metodologie più sofisticate le condizioni del bronzo.

Intanto, non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno, e nelle modalità che verranno indicate dagli esperti, per volontà della Delegazione Pontificia si potrà salire sul ponteggio per vedere i particolari della statua, con il supporto degli ausili informativi appositamente realizzati. La copia in bronzo, poi, verrà forgiata con materiali di primissima qualità.

«Un'opera iconica»

«Le attività iniziate ieri erano attese da tempo - ha evidenziato il Delegato Pontificio, arcivescovo Fabio Dal Cin - e fanno seguito alla volontà della Delegazione di salvaguardare e valorizzare l'intero Complesso Antoniano, che è un pilastro della città. Questo, poi, è pure un modo per evidenziare quanto Arte e Fede siano da sempre legate nella devozione a Sant'Antonio».
«Si tratta - ha aggiunto Andrea Colasio, assessore alla Cultura - di un atto dovuto per tutelare un'opera iconica di Padova. Auspico che rappresenti l'inizio di un percorso di grande importanza in quanto d'ora in avanti si apre uno scenario strategico di politica culturale, con il fine ultimo di aprire un nuovo spazio museale nella Cittadella Antoniana. L'obiettivo è di fare studi diagnostici, ma anche di permettere ai padovani di vederlo da vicino, ma il vero traguardo condiviso con Delegazione è di riprodurre il Gattamelata, per poter mettere in sicurezza l'originale all'interno del vecchio museo, di cui sarà il nucleo costitutivo e dove è già stato individuato lo spazio più adatto a ospitarlo». 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 21:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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