Ricatto al parroco per il sesso in canonica, vescovo a sorpresa a messa: «Abbiamo preso questa decisione»

Lunedì 14 Settembre 2020 di Luca Marin
Ricatto al parroco per il sesso in canonica, vescovo a sorpresa a messa: «Abbiamo preso questa decisione»
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CAMPOSAMPIERO - Sabato alle 18.30 a sorpresa il vescovo di Treviso Michele Tomasi ha celebrato la messa festiva nella chiesa di Rustega e ha dato l'annuncio dell'atteso trasferimento del parroco don Marco Scattolon per la triste vicenda giudiziaria in cui è coinvolto. «Abbiamo deciso di trasferire don Marco in una comunità lontana da qui per la sua serenità, perché possa fare ordine e superare questo momento di difficoltà. Cari parrocchiani non dovete sentirvi soli - ha aggiunto il presule - preghiamo perché la giustizia venga a galla e lasciamo tempo a chi di competenza di fare le indagini: i processi non si fanno certo in piazza o sui giornali».

 

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Lo scandalo in provincia di Padova, le ultime notizie su quello che sta succedendo. Lo scandalo a luci rosse che ha travolto una parrocchia del Camposampierese , con il passare dei giorni si arricchisce di nuovi e sempre più scabrosi particolari.


La storia di cui parla tutto il paese riguarda il ricatto subito dal 75enne prete originario di Piombino Dese e in servizio a Rustega dal 2011 ad opera di un giovane marocchino, arrestato una decina di giorni fa dai carabinieri di Camposampiero insieme al fratello, dopo un tentativo di estorsione a sfondo sessuale. Ieri mattina alle due messe domenicali l'affluenza in chiesa è stata molto superiore alle ultime settimane. Il paese è diviso tra chi giustifica comunque il prete in assenza di prove certe e chi critica l'eccessiva disponibilità ad accogliere gli stranieri, anche in canonica, da parte del parroco. Nessuna ha voglia di esporsi per la delicatezza della situazione. Entrambe le messe di ieri sono state celebrate dal vicario per la pastorale della diocesi di Treviso don Mario Salviato: «Vi invitiamo ad abbassare i toni - ha esortato dal pulpito il sacerdote - Don Marco è apprezzato e stimato dalla sua gente. Vedremo se i fatti in cui è coinvolto sono fondati o meno. Quel che è certo è che dobbiamo lasciare andare le chiacchiere per aspettare la verità. Come comunità cristiana dobbiamo rimanere uniti in fraternità, come ci invita a fare il vangelo di oggi che è un inno alla carità e al perdono. I fratelli in Cristo si aiutano insieme».

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Sabato il Vescovo Tomasi ha annunciato anche che a sostituire don Marco per un periodo di tempo sarà l'attuale parroco di san Pietro don Claudio Bosa. Don Marco da qualche mese era andato a vivere proprio in canonica a Camposampiero per sottrarsi alle insistenti richieste di denaro da parte di un gruppo di marocchini. Ultimamente anche nel capoluogo don Scattolon era vittima di telefonate e richieste d'aiuto da parte di cittadini extracomunitari. Domenica prossima, a Rustega, è in programma la celebrazione della prima comunione per una ventina di ragazzi.

 

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L'arresto dei due fratelli marocchini accusati di estorsione ai danni di un parroco del Camposampierese, territorio sotto la diocesi di Treviso, è stato convalidato. Ieri mattina i due, affiancati dal legale Marco Borella del foro di Venezia, durante l' interrogatorio di garanzia davanti al Gip Domenica Gambardella hanno voluto difendersi dalle accuse.

Ultimo aggiornamento: 13:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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