Don Marino Ruggero, spuntano un vecchio video hard e una mancata assunzione

Venerdì 24 Gennaio 2020 di Serena De Salvador
Don Marino Ruggero, spuntano un vecchio video hard e una mancata assunzione
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ALBIGNASEGO (PADOVA) - L’allontanamento a sorpresa annunciato via social, il polverone di polemiche e strenue difese a suon di striscioni, le relazioni spinose, i soldi mancanti, il processo canonico. E ora una lettera anonima dal contenuto scottante, un vecchio video hard e una mancata assunzione. Tutto va ad infarcire la bagarre nata attorno alla figura del prete padovano don Marino Ruggero.

Il cinquantaquattrenne ex parroco di San Lorenzo di Albignasego, dimissionario dallo scorso 2 gennaio su richiesta della Curia padovana, sarà giudicato dal tribunale ecclesiastico per le sue condotte «non compatibili con il celibato imposto ai sacerdoti». La Diocesi ha avviato immediate verifiche: ci sarebbero le prove delle frequentazioni femminili del parroco che per tutta risposta ha minacciato di fare i nomi dei preti pedofili del Padovano. Apriti cielo. Nonostante tutto a difenderlo fin dal primo giorno è la maggioranza dei parrocchiani, che sposa la teoria del complotto. Don Marino con la sua verve in due anni avrebbe dato sonori colpi di spugna alla gestione della parrocchia, scardinando una decina di personaggi della “vecchia guardia” che per ripicca avrebbero montato menzogne infondate. 

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SORPRESA NELLA POSTA
Nessuno si è sbilanciato in prima persona nell’accusare i concittadini, ma negli ultimi giorni in numerose cassette delle lettere è comparsa un’anonima missiva che lancia accuse ben precise. Il titolo è di per sé ad effetto: “Albignasego come una fiction: don Marino vittima di un complotto”. Uno è l’assunto dell’anonimo vergatore: a formulare le accuse nell’orecchio del vescovo Cipolla è una famiglia ben precisa: «Non tutti parenti, ma tutti molto vicini. Gli unici dieci contro il parroco, buona parte del vecchio coro parrocchiale - si legge - La voce della relazione tra il don e una donna è stata messa in giro a giugno proprio da loro. Fatto eclatante, la donna in questione è la compagna di uno degli uomini più attivi in parrocchia durante il mandato di don Carlo, il parroco precedente, uno dei personaggi che don Marino aveva messo all’angolo». 

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SCOMODO
Secondo la lettera, la famiglia avrebbe ampiamente sponsorizzato molti progetti portati avanti nei 27 anni di reggenza di don Carlo Daniele. «Escano allo scoperto, visto che su Facebook lanciano frecciatine, ci mostrino le prove» rilancia l’anonimo. Prova della scomodità di don Marino per le persone in questione sarebbe il loro legame a doppio filo con gli interessi della parrocchia. «Tutte le persone in questione vi hanno trovato lavoro: al patronato, nell’organizzazione delle sagre, all’asilo, come maestra, come donna delle pulizie e via dicendo» prosegue la lettera. Un andazzo stroncato da don Marino con un episodio eclatante: la mancata assunzione di una di queste persone. «Una donna della famiglia sperava di essere assunta come educatrice senza averne i titoli. Il parroco ha messo il suo veto ed è scattata la vendetta. Lei ha messo in giro una diceria assurda: don Marino l’avrebbe esclusa non per le sue mancate competenze, bensì per un filmino a luci rosse vecchio di vent’anni». Nuove tinte arricchiscono il copione: «Giovanissima, era stata ripresa durante un rapporto orale e le immagini erano circolate in paese. Storia vecchia, che tutti avevano dimenticato e che lei ha tirato fuori per passare da vittima» affonda l’anonimo scrittore. 



MALELINGUE
Il ventaglio delle donne contro don Marino è però variegato di ricami.

Il dettaglio più clamoroso? La donna scartata dall’asilo, protagonista del filmino amatoriale, è imparentata con quella che sarebbe coinvolta nella scandalosa relazione con il parroco. Anche stavolta, la voce l’avrebbe messa in giro proprio lei. «A settembre 2018 non viene assunta, il giugno successivo sparge la voce della relazione tra il don e la compagna di suo padre. Se tale relazione fosse stata vera sarebbe bastata a mandare all’aria più di qualche legame. Invece la famiglia vive apparentemente in armonia - conclude la missiva - non è quindi forse soltanto un teatrino architettato ad hoc per screditare don Marino?». Assume dunque i contorni degni di un romanzo la vicenda dell’allontanamento del parroco padovano. Una vicenda che vede chiamare in causa argomenti delicatissimi e accuse pesantissime. Vox populi, vox dei, eppure le stilettate al veleno in paese rischiano di trasformare un episodio estremamente serio in una farsa. I soldi, le denunce, le donne, gli interessi di facciata e i giochi di potere hanno visto trascinare nell’occhio del ciclone don Marino, con il risultato di averlo allontanato dopo due anni di iniziative che hanno risvegliato un’intera comunità. Ma le accuse che gli vengono rivolte sono vere oppure no? In attesa di avere risposte, vengono chiamate in causa persone specifiche che nessuno azzarda però a nominare alimentando una non indifferente faida sotterranea. 

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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