Gallerista vende il quadro alla banca
ma era un'opera rubata a Venezia:
il proprietario risarcito dopo 30 anni

Mercoledì 25 Febbraio 2015
Il quadro rubato
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PADOVA - Ha lottato per trent’anni nel tentativo di ottenere la restituzione della preziosa tela. Alla fine ha dovuto accontentarsi di un modesto risarcimento in rapporto al valore del dipinto. Il professor Francesco Pozzi, erede della contessa Ida Borletti, figlia del fondatore della Rinascente, ha comunque ottenuto il riconoscimento del danno. Tra il gennaio e il luglio 1986 la nobildonna aveva subìto un clamoroso furto nella sua dimora veneziana di Dorsoduro: rubata la tela 700sca del veneziano Francesco Guardi raffigurante il San Lazzaro dei mendicanti (foto): valutazione sul mercato tra i 2 e i 3 milioni di euro. Del dipinto si erano perse le tracce fino a quando - nel 2009 - era riapparso tra le opere in esposizione alla Casa dei Carraresi di Treviso nella mostra Canaletto, Venezia e i suoi splendori. L’opera risultava appartenere a Veneto Banca Holding.



Dai successivi accertamenti era emersa la provenienza furtiva: Veneto Banca sosteneva però di averla acquistata a 575mila euro dal gallerista padovano Luciano Franchi, che gestisce la "Nuova Arcadia". A cedere materialmente il quadro sarebbe stata la madre dell’esperto. Il capolavoro era così finito sotto sequestro e Franchi o sul registro degli indagati per ricettazione. Al processo il gallerista si è difeso ricostruendo i diversi passaggi ed era stato assolto per insufficienza di prove. Il professor Pozzi non si è arreso e ha impugnato il tutto. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo nella causa civile: Veneto Banca e il gallerista Franchi hanno saldato il conto risarcendo il proprietario con 50mila euro.
Ultimo aggiornamento: 10:23
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