PADOVA - Da ieri è nuovamente possibile raggiungere l'Arcella da viale Codalunga utilizzando il cavalcavia Borgomagno. Dopo mesi di polemiche legate allo stop definitivo alla circolazione del traffico privato sul manufatto in direzione nord, la giunta Giordani ha deciso di tendere la mano ai commercianti e ai residenti dell'Arcella che, a più riprese, sono scesi sul piede di guerra. In teoria, la riapertura avrebbe dovuto scattare lunedì scorso. Il maltempo, però, ha costretto a rinviare il tutto di qualche giorno. Da ieri mattina è scattato il "ritorno all'antico". Nei giorni scorsi l'amministrazione ha precisato che la soluzione individuata a seguito di approfondimenti tecnici, per riaprire il ponte assicurando la necessaria protezione, senza stressarlo ulteriormente e senza penalizzare il trasporto pubblico, consiste in una nuova corsia preferenziale affiancata alla corsia delle auto, nel tratto che dalla rotonda di via Codalunga arriva fino quasi al semaforo in cui il traffico si interseca con la linea del tram.
La gestione del traffico
Il semaforo è stato poi regolato in maniera tale da ridurre il più possibile l'interferenza con il tram e quindi evitare gli incolonnamenti e la compresenza di più autobus e tram a stressare il ponte. Così facendo sul colmo del cavalcavia non ci sarà mai un numero di mezzi eccessivo, il trasporto pubblico avrà la precedenza su gran parte delle auto e l'autobus potrà arrivare prima davanti al radar del semaforo verso via Tiziano Aspetti, in maniera tale da far scattare il verde, cosa che prima non accadeva perché rimaneva incolonnato dietro a troppe auto. L'intervento, realizzato nelle scorse settimane, è costato circa 50 mila euro. «Si tratta di una soluzione ottimale per far convivere traffico privato e trasporto pubblico senza andare a discapito del secondo - ha spiegato l'assessore alla Mobilità Andrea Ragona - Questa soluzione, presa a seguito dell'impegno con la Consulta e con i cittadini e dopo un'attenta analisi della situazione, ci permette di contemperare diverse esigenze senza dover intervenire con il rifacimento totale della corsia ovest, che avrebbe un costo troppo elevato per un ponte che è comunque destinato ad essere completamente ricostruito con l'arrivo dell'alta velocità. Ovviamente il nostro impegno è quello di monitorare da subito la situazione, in un periodo in cui il traffico in città è ancora poco intenso, pronti a mettere in atto eventuali piccoli accorgimenti che ci permetteranno ulteriori miglioramenti se necessario, come ad esempio il potenziamento e la regolazione dello snodo semaforico».