Prealpi-Atestina, nasce la super
Banca di credito cooperativo

Domenica 18 Ottobre 2015 di Ugo Pollesel
Prealpi-Atestina, nasce la super Banca di credito cooperativo
TREVISO - Prima l’assemblea di Este. Poi, nel pomeriggio, quella di Conegliano. Entrambe hanno dato il via libera alla fusione per incorporazione della Banca di credito cooperativo Atestina nella Banca Prealpi di Tarzo, creando così una delle più grandi bcc del Veneto. Ma i sentimenti, però, erano molto diversi.

Consapevoli di perdere un importante elemento di autonomia del territorio i primi. Orgogliosi, pur con qualche timore, della propria crescita i secondi. Perché la nuova banca, infatti, avrà cervello e muscoli nella Marca trevigiana. Basti dire che non solo la sede rimarrà a Tarzo, che su 13 membri del cda solo 2 saranno padovani (ma fra due anni non ci sarà neppure questa garanzia) ma perfino lo statuto sarà quello della Prealpi.

D’altra parte, dopo l’ispezione nei mesi scorsi degli ispettori della Banca d’Italia, il destino di Atestina appariva segnato. Il passivo 2014 di 12 milioni di euro e una massa di sofferenze e incagli notevole rispetto ai crediti erogati avevano fatto scattare l’allarme.

Si trattava di trovare, come fa palazzo Koch in questi casi, la "sorella" cui affidare l’istituto di credito in difficoltà. Compito non facile in un mondo, quello del credito cooperativo, che è stato pesantemente toccato dalla crisi. Per questo si è pensato alla Prealpi di Tarzo, sui colli tra Vittorio Veneto e Conegliano, bcc che in questi anni è cresciuta mantenendo però sempre i fondamentali a posto. L’ultimo bilancio ha riservato un utile, pur in calo, di oltre 5 milioni. Gli impieghi sfiorano il miliardo e 400 milioni, ma con sofferenze e incagli sotto la media del settore.

Anche le dimensioni (la Prealpi per sportelli, attivo, dipendenti e impieghi è circa il quadruplo della sorella padovana) sono tali da consentire alla banca trevigiana di digerire il "boccone" Atestina, garantendo anche i livelli occupazionali.

Così all’assemblea dei soci Prealpi tutto è filato liscio. Con 1.053 voti a favore e solo 13 contrari l'assemblea ha approvato ieri sera la fusione. Diverso l’andamento dell’assemblea dei soci dell’istituto di credito padovano, che in mattinata aveva approvato l’operazione, ma con ben altri risultati: 1.056 favorevoli, 364 contrari e 6 astenuti.Con tanto di polemiche tra gli amministratori, i sindaci e il combattivo comitato nato contro la fusione.

Nasce così una banca con 42 sportelli, 353 dipendenti, 9.660 soci (6900 della Prealpi e 2700 dalla Atestina) e un totale dell'attivo di 2,7 milioni di euro. La sede centrale sarà a Tarzo, mentre alle attuali sedi periferiche della Prealpi a Feltre, Jesolo e Villorba, si aggiungerà quella di Este.

«Sovente le banche sono accusate di subire gli eventi. Banca delle Prealpi e banca Atestina - spiegano in un comunicato congiunto Carlo Antiga e Fabrizio Gastaldo, presidenti, rispettivamente, dei due istituti - hanno dimostrato invece con questa operazione di sapersi muovere con tempestività e con lungimiranza, in uno scenario in rapido cambiamento, sia per il quadro economico che per quello normativo. La nuova realtà bancaria che emerge dalla fusione potrà così rappresentare un polo aggregante, solido e ricco di prospettive, a garanzia dei soci e del tessuto economico dei territori di riferimento».
Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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